Ho scoperto che scrivere qua, oltre a essere un passatempo piacevole, è anche un metodo efficace per tenersi impegnati mentre lo smalto si asciuga, quindi mi ci metto volentieri, dato che 9 volte su 10 mentre ho su lo smalto ad asciugare succede sempre qualcosa che lo rovina...
Stavo tornando a casa oggi quando, durante il tragitto, stavo pensando a quale argomento snocciolare da queste parti. Ammetto che gran parte delle cose che scrivo su questo blog nasce dalle domande che, quotidianamente o quasi, mi vengono poste in merito alla mia alimentazione: come è iniziata, come mi arrabatto, come vivo in generale, etc etc. Complice una conversazione che sto portando avanti da qualche settimana con una persona che conosco e a cui piacerebbe intraprendere la strada del vegetarismo, mi è venuto in mente lo spinoso argomento, ossia: fare outing.
Detta così pare che riguardi più l'omosessualità che lo smettere di mangiar carne, però, ve lo posso dire da esponente del genere (del secondo, chiariamoci, ahah), le due cose non sono così dissimili. Il mio amico Ivàn, che ha dalla sua la grande fortuna di essere spagnolo, e quindi di avere una famiglia e un background di mente più aperta, mi ha raccontato che quando anni fa dovette dichiarare alla sua amata nonna, donna di campagna d'altri tempi, che era gay, non ci fu problema alcuno: lei lo amava lo stesso. Quando però arrivò il momento di confessarle che era diventato vegetariano e glielo disse, questa smise di parlargli per un mese. Questo per farvi capire...
Oggigiorno molti ragazzi e ragazze decidono di diventare vegetariani, se non addirittura vegani, in tenera età, sui 12-13 anni, vuoi per una questione di sensibilità accentuata verso gli animali durante quel periodo di vita, vuoi perché comunque ormai internet ha sdoganato molte informazioni che prima erano - passatemi il termine - dei tabù e quindi risulta più facile documentarsi su certi argomenti. Internet, ovviamente, non deve risultare una fonte infallibile, né tanto meno deve sostituire il parere medico di un nutrizionista, perciò va preso con le pinze e, per esperienza personale, bisogna imparare a scremare e vagliare le notizie che girano attorno al mondo del vegetarismo, perché molte sono faziose e di parte, sia sul fronte del consumo di carne, sia su quello dell'abbandono di quest'ultimo (gli infoiati si trovano ovunque e la verità sta sempre nel mezzo).
In ogni caso, supponiamo che abbiate già fatto un check dal nutrizionista e vi siate informati a sufficienza sulla cosa: ok, siete diventati vegetariani. E adesso? Adesso dovrete dirlo a mamma, la quale cercherà di farvi ritornare sulla retta via tentando di infilarvi del prosciutto anche nel latte; a papà, per i quali sarete degli sconsiderati freakketoni post '68 che pagheranno le conseguenze delle proprie decisioni; a eventuali fratelli o sorelle, per i quali sarete fuori di testa; ai vari amici e amiche che vi prenderanno per il culo a lungo, molto a lungo. Salto i nonni e le nonne del caso, poiché credo che l'esperienza di Ivàn sia sufficientemente rappresentativa :)
Insomma, soprattutto i primi tempi - ma non illudetevi, durerà tutta la vita - dichiarare il vostro vegetarismo vi assicuro sarà impresa alquanto ardua. Cercheranno tutti, ma proprio tutti, di farvi cambiare idea. Ma voi non fatevi plagiare o influenzare: se siete convinti della vostra scelta non dovrete far altro che stringere i denti e non cedere!
Finché rimarrete vegetariani - e mi/vi auguro di cuore lo rimarrete per sempre - incontrerete sempre tre tipi di persone che si metteranno sulla vostra strada:
a. quelli che accettano la vostra scelta o a cui, vero o bugia, non frega nulla di ciò che mangiate: a mio parere sono i compagni di tavola migliori, ma come tutte le cose belle, sono difficilissimi da trovare;
b. quelli che dichiareranno subito, spinti da un recondito quanto immotivato e irrazionale senso di colpa, "io non mangio molta carne, se proprio proprio lo devo fare 1/2 volte a settimana, ma per il resto non la guardo nemmeno". A mio avviso sono la categoria più enigmatica: si sentono in qualche modo colpevoli perché fanno una cosa che voi non fate e si giustificano senza che voi glielo chiediate... boh!
c. quelli che vi attaccheranno istantaneamente e inizieranno a porvi qualsiasi tipo di domanda, attaccandosi a ogni microcavillo di ogni vostra risposta, tutto per dimostrarvi che voi siete contro natura, che siete degli incoerenti, degli ipocriti, che siete pazzi e diosolosacosa. Il genere di interlocutore più fastidioso, quello che piuttosto che averlo al vostro fianco durante un pasto preferireste ingoiare dell'acido muriatico come se foste un cesso da scrostare, per poi tirare l'acqua. Giuro che non comprendo cosa gli venga in tasca se noi si mangia carne o meno. Anzi, dovrebbero esserne contenti, meno per noi, più per loro. Invece nel momento in cui direte davanti a questi individui che voi non mangiate carne, per scelta etica o di salute, si cercherà di dimostrare qualsiasi controsenso in cui incapperete, anche se non si capisce bene a cosa dovrebbe servire.
Il problema, quello proprio fastidioso, è che i vostri familiari e amici, purtroppo, spesso si comporteranno come l'ultima categoria. C'è chi vi obbligherà ad andare dal dottore, chi affermerà che senza carne non potrete stare perché morirete, chi vi tratterà alla stregua di persone che hanno perso il senno e prima o poi lo ritroveranno, insomma una grande e variegata gamma di reazioni tutte per voi.
Che poi, anche se non si fosse coerenti su tutto allora tra il fare "male" e fare il "meno peggio" è condannabile la seconda? Visto che facciamo 30 famo pure 31? Non capisco...
Ma esistono realmente tutti questi problemi? Ovviamente no, almeno non fisicamente. E non è per fare demagogia eh, parlo come persona che è vegetariana da anni e le cui analisi del sangue, mirate proprio a controllare certi valori dato che il mio medico sa che sono vegetariana, sono perfette. Quindi mi sento tranquilla nel dire, sia a voi aspiranti veg, sia a voi genitori di questi ultimi, che non c'è nulla di pericoloso, anzi. Il vero scoglio da sormontare è quello socio-culturale in cui siamo avviluppati, più o meno come Batman nel suo mantello.
Nonostante in Italia ci si lavi spesso la bocca con la parola 'dieta mediterranea' (basata al 90% sul consumo di verdura, ortaggi e frutta di stagione), chi sceglie di non consumare carne viene visto come una sorta di scherzo della natura, e questo non mi sembra giusto. I vegetariani non fanno nulla di male, non siamo come i testimoni di Geova o o gli appartenenti a Scientology, che citofonano di casa in casa o distribuiscono volantini allo scopo di convertire a forza quante più persone si possono carpire. Alcuni di noi lo fanno, ci provano, ma chiaramente il buon senso deve sempre prevalere su tutto, mi sembra ovvio e sicuramente questo tipo di personaggi sbagliano, almeno secondo me.
Se deve lasciare la libertà di fare scelte, ma soprattutto di rispettarle...
Come ho detto diverse volte, il fatto che i vegetariani esistano e siano viventi, significa che come scelta di vita è possibile e praticabile.
I miei consigli, se volete intraprendere questa strada, sono:
- leggere quante più informazioni potete e vagliarle. Leggete libri, articoli di giornale, consultate pure internet, ma trovate fonti che non siano troppo sbilanciate a favore di una causa o dell'altra
- chiedete a chi è già vegetariano: l'esperienza altrui, come i consigli della nonna, è sempre una fonte ottima e affidabile di cui tenere conto :)
- consultate un medico, fatevi le analisi del sangue, sia prima di privarvi della carne, sia dopo un po' che l'avete fatto: se terrete ogni cosa sotto controllo, soprattutto i primi tempi, sarà un buon punto di partenza, soprattutto per le mamme :)
- se sapete di soffrire di anemia, problemi di pressione o quant'altro, soppesate bene le vostre scelte, a nessuno piacciono i vegetariani morti per la propria causa, per quanto nobile!
- se siete spinti da una forte etica ma la carne vi piace molto e quindi non sapete come sostituirla, non ingozzatevi di latticini o uova: piuttosto andate da un nutrizionista e, in base alle vostre esigenze e fabbisogni, fatevi fare una dieta ad hoc che possa aiutarvi i primi tempi, o almeno fino a quando non ci avrete preso la mano.
A questo punto sarete prontissimi per fare outing con fierezza e farvi trovare preparati quando vi solleveranno le classiche obiezioni che ho raccolto in questo post :) Provate a spiegare le vostre ragioni con pacatezza ed educazione e se la vostra controparte non è convinta e vi incalza, beh, alzate gli occhi al cielo e amen :)
Ohibò, direi che lo smalto mi si è asciugato ben bene...
Alla prossima!