Ok, basta, Ferragosto è passato e le vacanze sono finite. Beh, tecnicamente le mie non ancora, finiranno tra due giorni, ma dato che sono le 7.30 di mattina e non riesco più a dormire, mi sono detta: via il dente via il dolore. Non che scrivere recensioni/post sia un dolore di per sé, però insomma, non si dovrebbe fare in vacanza.
Ma bando alle ciance, che il post di quest’oggi sarà lunghetto, semplicemente perché nell’indecisione del “questo lo posto oggi, domani o tra una settimana?”, ho infine pensato che raggruppare i prodotti provati in un articolo solo sarebbe stato più comodo per tutti quanti. Mi preme inoltre dichiarare che tutti i prodotti qui recensiti sono stati acquistati all’Esselunga, dove sarà perciò possibile reperirli qualora vogliate provarli.
Che dire allora, iniziamo!

“La Tenerotta” by Valsoia

100 gr, € 1,99 Voto:

Prima di lanciarmi nella recensione tecnica, vorrei appellarmi non solo a Valsoia, ma un po’ a tutti i produttori di alternative vegane: possiamo smettere di chiamare i prodotti vegan con nomi che farebbero ridere anche i bambini dell’asilo? “La Tenerotta”, “Il Gustosino”, “Il Morbidino”… WTF? Immagino che alcuni di voi possano trovarli nomi carini, io invece penso sempre all’onnivoro inviperito che chiede conto di ciò che mangiamo e ci ricopre letteralmente di risate e insulti nel momento in cui confessiamo candidamente che ci cibiamo di “Morbidini”. Per favore, ragazzi di Valsoia, dateci un taglio, fatelo per noi!

Tornando al prodotto in sé, potete già leggere grammatura e prezzo poco sopra. Immagino che il nome incriminato facesse riferimento al fatto che “La Tenerotta” possa fungere da sostituto vegetale della ricotta.
Consistenza e sapore sono molto diversi da quelli di una ricotta, anzi, a me questa Tenerotta ha ricordato più un budino di riso, se devo essere onesta. Un budino dolce e dall’aroma marcatamente soioso. Ma vi dirò, siamo fortunatamente lontani dall’abominio commesso con “Lo Spalmabile“, che dopo anni miete ancora vittime (basti leggere i commenti sotto la sua recensione) grazie al fatto che la sua ricetta non è ancora stata migliorata. Con questo non dico che “La Tenerotta” sia un prelibato cibo da gourmet e che sia squisita, piuttosto direi che ho mangiato decisamente di peggio e che in mancanza di qualsiasi altra cosa, è meglio che mangiare compensato. Anzi, mi voglio rovinare, penso che ad alcuni di voi possa addirittura piacere. A me, personalmente, dopo un paio di forchettate ha stomacato perché troppo dolciastra, ma come dicevo, ho mangiato di peggio.
Gli ingredienti, che potete verificare da voi visitando la pagina del prodotto, non sono nemmeno male, anzi, e addirittura vediamo come la “ricottina”, che ovviamente è senza glutine, contenga calcio, acido linoleico, e vitamina D2.
Purtroppo, per me non arriva al 6 politico.

Pesto con Tofu by Biffi

150 gr, € 2,99 Voto:

Gioia, gaudio e tripudio per questo pesto assolutamente FANTASTICO prodotto da Biffi, che, per dovere di cronaca, sappiate che produce anche il ragù di soia e il sugo di verdure. Se anche gli altri due condimenti - che non ho acquistato - sono al livello di questo pesto, allora andate sul sicuro e potete prepararvi a leccarvi i baffi.
Sì, perché vi metto nero su bianco che io un pesto alla genovese così buono non l’ho mai mangiato, nemmeno quando ero vegetariana e consumavo la canonica versione con formaggio. La versione Biffi è fatta con basilico, anacardi, tofu e dell’acido lattico vegetale come correttore di acidità. Non contiene aglio, di cui vi assicuro non sentirete la mancanza, il che lo rende molto leggero e per nulla difficile da digerire.
Ci ho condito delle tagliatelle, che ho allegramente mangiato in compagnia di mia madre, probabilmente la persona più scettica su questo pianeta quando si parla di prodotti vegani. Non ci crederete, ma l’ha trovato talmente buono che ha detto lo ricomprerà di sicuro, e dalla sera della cena non ha fatto che elogiarlo.
Stra-stra-consigliato!

Fettine vegane (formaggio), “Original” e “Stile Affumicato” , by IoVeg

160 gr, € 2,65 Voto:

Pareri contrastanti per quanto riguarda queste fettine di formaggio vegane firmate IoVeg, una marca che non recensivo da anni, da quando ancora ero vegetariana e ne avevo provato le cotolette (e non ricordo cos’altro). Su Facebook alcuni fra voi le hanno definite “passabili“, altri “molto buone“, e, in sincerità, devo dire che mi accodo a quest’ultimo giudizio.
Certo, non stiamo parlando di VioLife, per carità, ma considerando che sono prodotti da supermercato normale e non da negozio bio, direi che il loro sporco lavoro lo fanno più che bene. Sono rimasta molto colpita sia dalla loro versione “original”, sia da quella affumicata. La prima mi ha ricordato per consistenza e gusto dolce il Galbanino, la seconda la provola affumicata.
Perfette per panini, toast, piadine o come antipasto per ospiti vegani e non (non credo che qualcuno si accorga della differenza se non si rivela che non si tratta di formaggio vero), ogni confezione contiene 8 fettine, i cui ingredienti ricordano molto quelli di Violife (olio di cocco, amido di mais), ma se ne discostano in modo intelligente, così da non risultare la loro copia italiana. E poi, VioLife la provola affumicata non l’aveva ancora fatta!
Personalmente concedo il mio pollice in su a questi prodotti e mi congratulo con IoVeg per aver saputo portare delle alternative interessanti nel banco frigo dei supermercati ordinari!

Che dire gente, con questo è tutto, spero che queste recensioni vi siano piaciute o abbiate potuto trovarle utili! Ah, una postilla: se incappate nelle ricette vegane di un certo Erik, soprattutto nei suoi ravioli di Mopur, lasciatele pure sugli scaffali, non vi perdete niente…

Alla prossima!