Wow ragazzi, guardo la data dell’ultimo post e noto con dispiacere che risale a quasi un mese fa.
Mi spiace davvero essere stata assente per così tanto tempo, immagino sia facile pensare che dietro la mia sparizione si celi nient’altro che della sana pigrizia… e no, non lo nego, in parte si è trattato proprio di questo, senza contare i vari impegni di lavoro e i numerosi grattacapi che accompagnano da sempre la mia disgraziata vita (non c’è mai niente di facile, e i problemi si presentano sempre tutti insieme, che novità!). MA c’è un “ma”. Non si è trattato solo di questo.
Devo confessare che la motivazione principale che mi ha spinta a sparire sia dal blog che dalla pagina Facebook sono stati i commenti indigeribili dei passanti e, in generale, la negatività della gente. Ferma restando che non sono Chiara Ferragni o Clio MakeUp, e che quindi il mio pubblico è di certo moooolto più ristretto, sia per quanto riguarda gli onori che per gli oneri, è difficile restare impassibili di fronte a continue critiche, lamentele, polemiche e obiezioni. Ovviamente non pretendo nemmeno un ambiente da “volemose bene” tutto il tempo, quindi ci sta che ogni cinque commenti due siano magari polemici, per carità.
Chi la vive da fuori dice “fregatene”, ma quando ci si è dentro uno se ne può fregare fino a un certo punto. Quello che mi rende difficile metabolizzare questo genere di commenti è che non si tratta di critiche rivolte alla mia persona, ma in generale allo status vegano, e non ad opera di onnivori, come si potrebbe pensare… semmai ad opera di VEGETARIANI E VEGANI. Il che ha del fantasmagorico.
Io posso capire che siamo in epoca di democrazia, e che internet ha dato il diritto di opinione praticamente a chiunque (anche a chi un’opinione vera non ce l’ha e si accoda alle ondate d’odio dilaganti perché fa figo), ma cerchiamo di regolarci un attimo, per Diana!
Posti una foto, e non va bene. Posti uno status, e non va bene. Dici che mangi questo, e non va bene. Dici che mangi quest’altro, e non va bene. In due parole, non va mai bene niente. E fino qua può anche starci, di gente che frantuma i cocomeri altrui ne è pieno il mondo, e pensare di piacere a tutti è mera utopia.
Quello che non accetto in modo categorico è che queste fastidiose e sterili opposizioni arrivino da quelli che dovrebbero giocare nella nostra stessa squadra. Posso anche avere la forza di dibattere con trenta onnivori agguerriti, pronti a dimostrarmi come le mie proteine non siano sufficienti, che i canini dell’uomo sono là per sbranare carne, e che i vegani vanno al Creatore dopo due giorni di veganismo. In quanto vegana, so che questa battaglia è scritta nel mio destino. Ma mi rifiuto totalmente di portare avanti liti e polemiche, in toni anche più spiacevoli, con quelli che dovrebbero essere i miei alleati nella lotta contro l’industria della carne e il maltrattamento animale. Se vi riconoscete in queste righe, mi rivolgo quindi a voi: siete sfiancanti, esasperanti, stressanti e negativi. Cosa pensate di ottenere con questo atteggiamento? Ve lo dico io: non otterrete mai nulla, se non l’odio e l’esasperazione altrui.
Ed ecco il motivo per cui ho smesso di postare, sia sul blog che su Facebook. Ero seriamente stufa.
Io sono qua per cercare di condividere la mia vegan esperienza con gli altri, cercando di far capire che essere vegani non è difficile come si pensa, mica sono qua a prendermi insulti e critiche da vegetariani e vegani perché posto una foto di salatini surgelati, o perché affermo - secondo i principi base del vegetarismo - che “la carne è omicidio” (i due esempi che mi sono rimasti più impressi).
Ero sull’orlo di sparire per sempre, lasciando il sito online senza più aggiornamenti.
Poi ho parlato con un’amica. Avevo letto dei commenti assurdi su YouTube e li avevo condivisi con lei, nella loro ridicolezza. La mia amica a quel punto mi fa “Jules, c’è tanta ignoranza, ma proprio tanta… e bisogna combatterla!“.
Quanta verità in una frase così asciutta. Sì, c’è tanta, troppa ignoranza, e anche parecchia confusione. Siamo nel 2016 e la gente ancora crede che senza carne muori, se sei vegano sei pallido, hai carenze, sei sul punto di svenire a ogni passo che fai. Credono che se sei vegano non puoi fare sport, e che tutti i bambini vegan sono in ospedale per malnutrizione. Questo perché la gente crede ai media, che sono banderuole, vanno dove tira il vento e manipolano l’informazione in modo che le persone non forgino un’opinione propria, ma quella che LORO vogliono sia l’opinione comune. E la cosa più triste è che ci riescono.
Consiglio la lettura di “1984” a chiunque, a questo proposito.
Alla luce di questo mi sono detta che no, non posso starmene a guardare. Guida Galattica esiste dal 2012, finora ha fatto tanto per tante persone, non posso lasciarla andare così.
Devo continuare a combattere la disinformazione sui vegani e sul loro stile di vita, devo mostrare e dimostrare che vegan si può, voglio aiutare la gente a farsi un’opinione più oggettiva, non di parte. E mi riferisco anche ai vegani, che tante volte credono che questo o quello non si può fare perché qualcuno - non si sa bene chi - ha detto così nel 1874.
Non sono un medico, non sono un professore, e non sono nemmeno Moby, che è vegano da 30 anni. Però posso fornire la mia piccola esperienza come esempio, e se questo può aiutare, sono contenta così.
Alla prossima!
(and f*ck the haters!)
Bentornata!
Me felice! Sai, secondo me la cosa bella del tuo blog è che è diretta anche ai vegetariani/vegani per così dire “precari”. Avoja Mobi che è vegano da 30 anni e sicuro c’ha qualcuno che gli prepara le centrifughe con i semi di chia tutte le mattine, ma io che lavoro 12 ore al giorno e non ho tutto sto tempo per cucinare e sopratutto andare ai negozio bio a far scorte non ci vedo nulla di male a comprarmi un hamburger congelato ogni tanto.
Detto ciò, più 1984 per tutti! :*
Grazie :)
Decisamente, pi’ 1984 per tutti! Che poi e’ il mio anno di nascita, quindi doppiamente glorioso.
Per quanto riguarda Moby, e’ una persona molto umile e so per certo che si cucina da solo e non ha cameriere che gli preparano cibo, haha! :D Non a caso la mia ricetta dei pancakes l’ho presa da lui! Tra l’altro quando saro’ in Italia voglio il suo libro, qua non lo trovo… lo recensiro’ con piacere :)
Attenta che i surgelati uccidono. Non noi, ma i salutisti che ce li vedono mangiare… perche’ siamo orripilanti!!
Bene allora, sono contenta che tu non abbia mollato, visto che ti ho appena scoperta. Massima comprensione, per quel che può servire…
Grazie Lidia, e benvenuta a bordo! :)
Ciao Jules, bentornata!
Ti capisco benissimo ed è umano e comprensibile avere questi momenti di abbattimento.
L’importante è rialzarsi e continuare a camminare. Il percorso è lungo e faticoso e per raggiungere la meta abbiamo bisogno di persone come te che dedicano tempo, forze e energie per condividere e divulgare.
Le persone che criticano in modo cosi aspro non hanno ancora compreso che è solo attraverso il confronto, l’ascolto e la riflessione che le persone maturano e crescono.
Leggere i tuoi articoli deve aiutarci a ragionare. Ciò non vuol dire sempre essere d’accordo, ma l’importante è che ogni lettura si completi con una riflessione.
Concludo con una bellissima frase del Dalai Lama:
Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente
In bocca al lupo Jules!
Lydia
Crepi il cacciatore, Lydia! ;)
Grazie per il tuo commento e per la frase del Dalai Lama: quanta verita’!
Cerchero’ di fare il possibile per non deludervi ;)
Grazie ancora e a presto!
Bentornata Jules, capisco l’amarezza, ma sono contenta che tu abbia trovato la giusta motivazione per tornare a postare! Io, ad esempio, sono una di quelle che normalmente non acquista prodotti industriali o troppo processati (se non in casi rarissimi in cui mi concedo, per gola, uno strappo alla regola), ma non mi salterebbe mai in mente di criticare chi lo fa o riversargli addosso palate di negatività. Ognuno è libero di alimentarsi come crede e, finché non nuoce a nessun altro (umano e animale che sia!), giochiamo nella stessa squadra!! Perciò, forza e coraggio, intanto io mi unisco a te nel coro: “f*ck the haters!”
Un abbraccio
Grazie Francesca! Mi fa piacere constatare che esistono ancora persone come te, che capiscono anche le esigenze altrui e soprattutto non vogliono massacrare chi non mangia come loro… a volte mi sembra che siamo tanti, ma quando mi scontro con i commenti sull’internet (non solo rivolti a me, parlo di quelli che leggo sulle altre pagine) mi resta sempre dell’amaro in bocca. Speriamo che le cose cambino e ci sia una maggiore tolleranza anche fra le nostre fila :)
un caro saluto!
Ciao Jules. Ti seguo da un po’ di tempo e per quello che può valere hai tutta la mia stima ed il mio affetto. Purtroppo ho visto che su internet la gente riesce veramente a tirare fuori il peggio di sé, nascondendosi dietro ad uno schermo diventa facile dire cose che nella realtà, sono sicura, certe persone non si sognerebbero nemmeno di pronunciare. Comunque, continua così e sappi che sicuramente per ogni hater ci sarà sempre una persona che ti sostiene ed apprezza il tuo lavoro. Leggere i tuoi articoli e seguirti su Instagram (non ho facebook per scelta personale e ne sono fiera!) mi sta insegnando veramente tanto e sei sempre una fonte di ispirazione. Un abbraccio :-*