Recentemente sono stata in Italia per pochissimi giorni, e, ovviamente, non mi sono fatta scappare l’occasione di visitare qualche supermercato per vedere se ci fosse qualche nuova chicca sugli scaffali.
A parte essere stata travolta da una certa amarezza nel vedere una valanga di prodotti salutari a prezzi stracciati (qua, a meno che non si vada in negozi specializzati e si spenda una fortuna, si fa fatica a trovare parecchie cose, a iniziare dalle farine), mi sono aggirata per il reparto surgelati con particolare eccitazione. Molti di voi, infatti, mi avevano riportato di aver trovato il Quorn al Carrefour, così non solo volevo appurare se ciò fosse vero, ma volevo anche tentare l’impossibile, ossia trovarlo presso qualche altro supermercato. Ebbene, il Quorn dalle mie parti non l’ho visto, né al Carrefour, né altrove, in compenso la mia attenzione è stata attirata da altri prodotti. Ho infatti constatato che dalla mia ultima visita in Ottobre, marche quali Righi e Orogel si sono lanciate in apprezzabili prodotti vegani. Roba che ho addirittura visto le lasagne al ragù di soia! Non potevo crederci.
Una categoria di snack che amavo moltissimo prima di diventare vegana erano le pizzette e i salatini di sfoglia (o rustici, come so vengono chiamati al centro-sud Italia). Poi sono diventata vegana e la pacchia è finita. Immaginate quindi la mia reazione quando ho visto i Salatini Vegani di Righi: cioè, wow! Li ho subito rapiti e portati a casa.
Nutrivo tante speranze per questi salatini, e l’eccitazione era talmente tanta che li ho buttati nella teglia, schiaffati in forno e lanciato la confezione nella raccolta della carta. Fino a quando, passati i canonici 12 minuti di cottura, ne ho mangiato uno, quello verdino, che pensavo fosse ripieno di spinaci, zucchine o qualche altra verdura. Oh. Mio. Dio. “Ma che è ‘sta roba?” - ho esclamato tra me e me. Sono andata a recuperare la scatola e ho letto in cosa consistesse il ripieno. Perché se c’è qualcosa che proprio non mi piace, sono i finocchi.
Righi ci propone salatini surgelati la cui pasta è fatta di “grani antichi” (che di antico hanno poco o niente), e il cui ripieno è composto da “carota, asparago e finocchio”. A parte la discutibilità delle verdure scelte (che non sono il top per un frizzante antipasto da aperitivo), il problema è che non sono a pezzetti o insaporite con qualcosa di stuzzicante, no. Sono praticamente delle vellutate sciape racchiuse in un rettangolo di sfoglia. Una specie di Pocket Coffee dove la sfoglia sostituisce il cioccolato e le verdure frullate il caffè. Tremendo!
Ho fatto un tentativo anche con la carota e l’asparago. Lasciamo stare.
Dopo aver postato la foto su Facebook (e aver scoperto che i prodotti surgelati sono un altro dei mali del pianeta, il che si sposa perfettamente con la storia del microonde), mi avete confermato all’unanimità che sono terribili. Come dissi ai tempi del ragù di soia Natura Nuova Bio, ci troviamo in presenza del classico prodotto vegan che, se provato da onnivori, li farà esclamare “perché dovrei diventare vegano? Questa roba è immangiabile, viva i rotoli ai würstel!“. E a distanza di due anni, ribadisco che essere vegani non significa aver scordato cosa significhi mangiare con gusto, un concetto che vorrei ricordare alle varie aziende che si lanciano sul mercato con queste cose.
Il prodotto in sé non costa moltissimo, io l’ho trovato al Simply e pagato 2,75 euro, ma quello che mi chiedo è: in un’era dove ormai il vegan sta diventando un trend da cavalcare e fare soldi, perché lanciarsi in queste missioni suicide? Mah. Se fosse stata solo la mia opinione avrei forse chiuso un occhio, ma almeno una ventina di voi mi ha confermato che questi salatini è meglio lasciarli surgelati per sempre.
Quindi, verdetto finale: assolutamente pollice verso, non li consiglierei a nessuno!
Se volete una zuppa, optate per la classica ciotola in terracotta, mangiarla da un salatino è decisamente peggio!
Alla prossima!
una domanda, temo, a cui non troveremo mai risposta! io resto sempre piu’ perplessa, tante volte mi sembrano prese in giro belle e buone… e si’ che Righi, comunque, non faceva cose malvagie! Cosa glie e’ venuto mai di scegliere finocchi, carote e asparagi…… con un mondo di zucchine, spinaci, funghi, carciofi etc!