Prima di iniziare, vorrei dichiarare che questa recensione è stata resa possibile da Elena M., una carotina che su Facebook mi ha presa in parola quando ho detto “non è che qualcuno vuole mandarmi un vasetto, così, in amicizia?“. Io scherzavo, lei faceva sul serio! Quindi grazie Elena!
Oggi parliamo della Nocciolata Senza Latte di Rigoni di Asiago, un brand di cui amo molto le confetture, perché sempre molto ricche di frutta e con ottimi ingredienti.
Ai tempi della Nocciolata “standard” mi chiedevo se in effetti, prima o poi, i signori Rigoni di Asiago avrebbero deciso di lanciare sul mercato un prodotto fruibile anche da noi vegan. Che abbiano cavalcato il trend del momento, o che abbiano scelto di “stare dalla nostra parte”, questo lo ignoro, però la cosa certo a noi non dispiace.
Vi avevo chiesto su Facebook un parere sul prodotto in questione, e devo ammettere di essere rimasta molto confusa, perché alcuni di voi hanno detto “è una bomba!“, altri “sa troppo di olio di semi“, altri “c’è troppo zucchero“. Dovevo assaggiarla da me per capirci di più, ferma restando che poi ognuno ha i suoi gusti, e che un parere universalmente oggettivo e riconosciuto non può esistere.
Mi sono avventata sulla Nocciolata Senza Latte appena arrivata, nemmeno fossi Tom Hanks in Castaway davanti a una teglia di lasagne. Per verificare se davvero sapesse di olio o meno, l’ho provata prima “nuda e cruda” al cucchiaio, poi spalmata su un crumpet (non chiedetemi ancora cosa siano i crumpet, se no vi infilo le proteine del latte nella zuppa!), che a mio avviso è uno dei mezzi migliori per provare qualsiasi spalmabile.
Il mio verdetto è che la Nocciolata Senza Latte di Rigoni di Asiago è veramente, veramente buona.
Ho provato tante “Nutelle” vegan, dalla Slurp di Ki a quella di Valsoia, passando per altri sconosciuti brand britannici che producono prodotti simili, e devo dire che quella di Rigoni di Asiago risulta una delle migliori.
Il fatto che sia fatta con ingredienti bio e che non contenga olio di palma, ma olio di girasole, rappresenta sicuramente un plus rispetto alla concorrenza; questo la rende probabilmente meno “fluida” e più cremosa, ma almeno mette d’accordo salutisti ed animalisti/ambientalisti. Che poi ci siano spalmabili che non utilizzino alcun olio siamo d’accordo, ma per essere un prodotto da supermercato e non di nicchia, direi che è un’ottima cosa.
E parlando di olio, personalmente (e le mie papille sono molto esigenti, tenetelo presente), io non ho percepito nessun sapore di olio di semi in bocca, anche mangiandola direttamente a cucchiaiate. Ovviamente i gusti di ognuno di noi sono differenti, ma di solito sono molto pignola su queste cose, e se avessi percepito la prepotenza dell’olio sul cacao/nocciole me ne sarei accorta!
Altro punto è lo zucchero di canna, che compare al primo posto tra gli ingredienti. Ora, lo so che cerchiamo tutti di evitare prodotti eccessivamente dolci e pieni di zuccheri, però teniamo anche conto che la Nocciolata, come qualsiasi altro “vizio”, non è alla base della nostra alimentazione, né qualcosa che mangiamo ogni giorno (si spera), come potrebbe essere il latte di soia. Considerandola come un “optional” da gustare in modo saltuario, direi che possiamo chiudere un occhio.
Il vasetto contiene 350 gr di prodotto e, a quanto mi è stato riportato, dovrebbe costare all’incirca sui 3,80 euro (mi spiace non poter essere più precisa, ma non vivendo in Italia ho delle limitazioni!). Un ottimo rapporto qualità-reperibilità-prezzo, considerando che altri prodotti simili offrono meno a un prezzo pari o superiore (e la Nocciolata è comunque certificata bio). Per quanto concerne i punti vendita, mi avete citato Conad e Carrefour, ma sono abbastanza certa che anche Esselunga e Coop possano averla.
Per concludere, dovendo scegliere tra Slurp di Ki e Nocciolata Senza Latte di Rigoni, personalmente sceglierei la prima per diversi motivi, ma mi sento di promuovere appieno anche la seconda, in virtù di tutte le sue caratteristiche sopra elencate. Quindi ottimo lavoro Rigoni di Asiago, continuate così!
Spero la recensione vi sia stata utile e, come sempre, alla prossima!
Sono scesa in Italia il mese scorso, l’ho vista per la prima volta (non essendo molto “social” non sapevo nemmeno che esistesse la versione vegana) e l’ho comprata ovviamente. E’ buona, ma mi unisco al coro del “troppo zuccherata” in effetti è un tantino troppo dolce, ma va bene lo stesso :-D
E’ buonissima, io la adoro <3