Domande inevitabili: “perché sei vegan?”

Buongiorno!
Oggi è sabato mattina e ho deciso di venire a fare colazione in una caffetteria che vedo da mesi, ma di cui non avevo mai letto un’informazione fondamentale: “opzioni vegan disponibili”. E una volta scoperto questo, vi pare che me lo facevo dire due volte? Ovviamente no, quindi eccomi qua a gustare una fetta di torta caffè e noci accompagnata da una buona spremuta di arancia e da un soyalatte sulla cui schiuma è stata disegnata la faccia di un gatto. Quale modo migliore di incominciare la giornata?

Intanto che consumo pacificamente il mio pasto, ho pensato di buttare giù questo articolo che mi frulla in testa da un po’. Non so voi, ma oltre alle solite Veggie FAQ che si ripropongono peggio dei peperoni la sera, quando confesso a qualcuno di essere vegana, ultimamente si sta facendo strada un’ulteriore domanda: perché sei vegan?

Ora, a me, in quanto ex vegetariana e attuale vegana, questa domanda sembra non solo scontata, ma anche sciocca. Però, se mi metto dalla parte chi la pone, magari una persona che non è così addentro alla scena come noi, forse non è poi così insensata. Per capire le motivazioni di questo quesito, proviamo a ripercorrere insieme quello che è successo negli ultimi anni.

Io sono diventata vegetariana alla fine del 2008/inizio 2009. Anche se non stiamo parlando di trent’anni fa, le differenze fra quella che era la scena vegetariana/vegana del 2008 è molto diversa da quella odierna. Basti pensare che ciò che mi aveva ostacolata nella scalata verso il veganismo, ai tempi, era stata la mancanza di valide alternative al formaggio, perché all’epoca esisteva praticamente solo il tofu, con cui sapete ho sempre avuto un rapporto conflittuale. Pensate invece a quante alternative gustose possiamo trovare oggi (perfino al supermercato!)… non c’è paragone! E questo è solo uno tra i tanti cambiamenti che sono avvenuti nel corso degli ultimi anni. Ora c’è un’attenzione maggiore agli ingredienti, all’alimentazione in generale, e il numero di persone intolleranti al glutine e al lattosio è aumentato in modo esponenziale, cosa che ha spinto diversi supermercati a creare sezioni appositamente dedicate a loro.

Oltre a vegetariani, vegani, celiaci e intolleranti (tutte categorie che per scelta o per necessità non possono mangiare alcuni cibi, e che, quindi, si sono rotti le scatole di mangiare poco, male, o entrambe le cose), una nuova specie si è aggiunta alla cricca: i salutisti. Eh sì, perché come ben sappiamo ci sono anche tante persone che hanno scelto di smettere di mangiare carne e formaggi non tanto per una questione di etica o di intolleranza, ma perché magari gliel’ha imposto il medico, perché sono consapevoli che non è un alimento salutare, oppure perché si sono volute dare una regolata dopo i risultati delle ultime analisi del sangue. Ci sono poi individui che, addirittura, hanno scelto di diventare vegani per perdere peso, convinti che uno stile di vita di questo genere possa aiutarli a disciplinare la propria dieta (ma attenzione, vegan non significa per forza magro, come dico sempre, patatine fritte e Oreo sono vegan…).

Insomma, all’alba del 2016, con uno scenario del genere di cui tenere conto, forse la domanda “perché sei vegan?” non è più tanto campata per aria, anzi. Io stessa ho conosciuto diverse persone che mi hanno detto “io non mi definirei vegetariano, semplicemente non mangio carne”, quindi posso capire i dubbi del caso. Nonostante questo, non posso farci nulla, ma per me la domanda continua ad avere un retrogusto di assurdo.

Da vegana, la prima risposta che mi viene in mente è sempre “ma è ovvio che lo faccio per gli animali, secondo te mi privo del 90% dei cibi per puro sport?”. Questo perché, in base alla mia prospettiva, non ci sono motivazioni sufficientemente forti quanto l’etica per mantenere uno stile di vita che obblighi a rinunciare a carne, pesce, formaggi, uova, latte e miele. Giriamoci poco intorno, a volte è faticoso, e lo sappiamo bene, per questo penso che solo una ragione potente possa sorreggere questa scelta. Certo, c’è il discorso delle intolleranze, ma anche in quel caso, dato che spesso non sono così forti da condurre all’ospedale in stile shock anafilattico, ho visto fare qualche strappo.

Ci sono poi molti “vegani” per salute, e sono perfino più attenti di noi a quello che mangiano. Bilanciano tutto alla perfezione, non si fanno mancare nulla, sono bravissimi in cucina, calcolano proteine, vitamine e nutrienti peggio di un computer. Però mi cadono sempre sul pesce. Sì, perché il povero pesce alla fine non viene mai considerato da nessuno, nemmeno dai salutisti. Volessimo fare un discorso ad ampio raggio, cos’ha il pesce di più salutare rispetto alla carne, considerando l’inquinamento dei mari, la presenza di mercurio e molti altri elementi che giocano a suo sfavore?

Non chiedete a noi perché lo siamo, chiedete a voi stessi perché non lo siete!

Insomma, capisco che tutte queste nuove categorie possano generare confusione nella mente dell’onnivoro poco documentato sul nostro mondo, ma per me l’unica risposta sensata alla domanda “perché sei vegan?” è “per gli animali, per il pianeta, perché sono compassionevole”. Non che le altre motivazioni siano meno serie, ma le trovo meno forti. Qualche mese fa avevo scritto su Facebook che non concordavo, avevo letto un commento su Instagram che diceva esattamente questo, ma all’epoca non l’avevo trovato corretto. Ora mi ricredo, ferma restando che questo è un mio personale punto di vista, e come tale può essere discusso e confutato.
Comunque, suggerisco agli amici onnivori una cosuccia. Anziché chiedere a noi perché siamo vegani, chiedete a voi stessi perché non lo siete, soprattutto se siete sensibili e amate gli animali ;)

E voi là fuori, cosa ne pensate di questa faccenda? Anche a voi chiedono spesso perché siete vegan? E se sì, come e cosa rispondete? Fatemelo sapere qua o su Facebook, sono curiosa! Intanto vi saluto e, come sempre…

Alla prossima!

7 thoughts on “Domande inevitabili: “perché sei vegan?”

  1. sono diventata vegetariana e dopo qualche mese vegana nel 2009 e devo dire che all’inizio in parecchi mi hanno posto la fatidica domanda, specialmente per incredulità: nessuno avrebbe mai detto che una buongustaia come me, amante di tutti i tipi di carne, affettati e formaggi, avrebbe potuto diventare vegana. Alla mia risposta (ho compiuto una scelta esclusivamente etica) sono stata il più delle volte derisa, spesso attaccata e in alcuni casi anche esclusa dalle amicizie (ci sono persone che non mi hanno mai più invitata a mangiare con loro). Oggi la mia motivazione è ancora più forte e sono contenta di aver perso alcune persone per strada, perché penso che la mia scelta abbia contribuito a rivelare che non erano veri amici. In compenso oggi sono corcondata da molte più persone affini alla mia sensibilità.

    1. Grandi amici avevi, ti hanno abbandonata perchè sei diventata totalmente erbivora? Caspita, guarda io non sono vegan e non credo di diventarci, ma io AMO tutti gli animali (vabbè, quelli commestibili forse meno dato che li mangio), ma l’uomo come ho già detto, è , e rimane ONNIVORO voi siete contro natura! E questo punto NON PUOI NEGARLO!

    2. Grandi amici avevi, ti hanno abbandonata perchè sei diventata totalmente erbivora? Caspita, guarda io non sono vegan e non credo di diventarci, ma io AMO tutti gli animali (vabbè, quelli commestibili forse meno dato che li mangio), ma l’uomo come ho già detto, è , e rimane ONNIVORO voi siete contro natura! E questo punto NON PUOI NEGARLO! PS se io avessi un/un amico vegano non mi sognerei mai di abbandonarlo solo non mangia carne e prodotti dati dagli animali, piuttosto cercherei di farlo tornare mangiatore di carne e affini, potrei scherzare di questo ma mai togliersi i rapporti, gli amici sono amici sempre non solo al momento del bisogno.

    1. però, caro Tuccio, non puoi nemmeno negare che se non potesse essere SOLO “erbivoro” (che poi, chi la mangia l’erba?…) saremmo già morti tutti da un pezzo, invece pensa che alla facciazza vostra siamo ancora qua e c’è gente come Battiato che alla sua veneranda età è ancora vegetariano :P :P :P e comunque non siamo erbivori, se siamo erbivori voi siete mangiacadaveri e allora nessuno poi deve lamentarsi di certi appellativi :P

  2. Domanda che mi è stata posta qualche volta, generalmente con innocente curiosità e anch’io ho trovato buffo dover rispondere… di solito ho detto qualcosa riguardo all’amore per gli animali e per il pianeta, nonché per tutti gli esseri, anche umani, nati dalla parte sbagliata del mondo; a volte ho anche aggiunto che si tratta di un modo per far sì che ciò che sono si rifletta anche all’esterno, perché voglio che le mie azioni siano conseguenza delle mie scelte morali.
    Di solito poi questo scatena reazioni contrastanti in chi mi aveva posto la domanda, alcuni si sentono in dovere di giustificarsi, altri dicono di ammirarmi (ma sembra lo dicano con l’idea che i vegani esseri superiori in grado di fare cose che loro comuni mortali non potrebbero mai fare; insomma sembra l’ennesima giustificazione…come ho sempre detestato l’idea di dio, così detesto anche l’adorazione perchè non è affatto un sentimento positivo secondo me: se il tuo ideale è irraggiungibile è inutile sforzarsi così tanto, resterà tale.), altri ancora dicono che ho ragione, ma tanto in questo mondo i soldi sono tutto e io non farò la differenza…
    Vorrei trovare una risposta che generi più reazioni dall’altra parte…mah!

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