Carissime carote, eccomi di nuovo con un’altra recensione targata UK. Come leggerete dal titolo, torniamo a parlare di una vecchia conoscenza, Violife, una delle marche migliori, assieme a Vegusto, per quanto riguarda il range di formaggi vegetali. E sì, lo so che non dovremmo chiamarli “formaggi”, ma per economia degli sforzi linguistici mi sembra il nome più immediato fra tutti, se qualcuno ha qualcosa di alternativo da proporre, che si faccia avanti, ogni tentativo è ben accetto!
Dopo aver testato il “blocco” solido per pizza e la versione a fette (entrambi promossi a pieni voti), mi sono lanciata con lo spalmabile, il Violife Creamy Original, che avevo trovato settimane fa al supermercato (all’Asda, per chi fosse interessato). E parto proprio da questo punto per iniziare la recensione: non conosco il motivo specifico, ma questo formaggio, una volta aperto, mi è durato in frigo qualcosa come un mese e oltre! Non so se sia merito dell’olio di cocco contenuto, o del mio frigorifero, fatto sta che è la prima volta che un formaggio vegetale (soprattutto spalmabile) mi resta commestibile per così tanto tempo, senza mandarmi all’ospedale. Avendo collezionato ben due intossicazioni alimentari a causa di prodotti derivati dal riso, sto ben attenta a queste cose… ecco perché sono così sorpresa!
Comunque, che dire di questo “formaggio”?
Innanzitutto, la vaschetta contiene 200 gr di prodotto, che io all’Asda ho pagato 2 £. Parlando di supermercati, oltre all’Asda ho visto gli stessi prodotti Violife anche da Tesco Extra (che però li vende a 2.49!), mentre invece Morrisons e Sainsbury’s ne sono sprovvisti. Potete reperire i formaggi Violife anche nei negozi bio e negli Holland & Barrett più forniti (essendo questa città orfana di negozi bio-vegan, gli Holland & Barrett sono piuttosto attrezzati), ma sappiate che in questo caso li pagherete decisamente di più, anche se dipende dalla città in cui vi trovate.
La consistenza di questo prodotto è abbastanza atipica, nel senso che differisce molto dagli altri spalmabili che ho provato (il famigerato Valsoia, i Soyananda, lo Sheese). Essendo a base di olio di cocco, e non di soia, la sua texture è più compatta e, in realtà, somiglia parecchio all’olio di cocco in versione solida. L’elasticità che permette a questo “formaggio” di essere “stretchato” sul pane suppongo sia data dall’amido vegetale che viene subito ai primi posti negli ingredienti, oltre che da alcuni agenti stabilizzanti.
Anche il gusto è particolare, perché non tende al tipico “acidulo” dei formaggi, ma è anzi molto delicato, sul neutro-dolce, quasi come fosse fior di latte. A mio avviso potreste usarlo al posto del burro per il famoso “pane, burro e marmellata”, e in generale vi consiglio di spalmarlo sul del pane integrale ai semi, o di segale, in modo da bilanciare il fattore dolce/salato.
In ogni caso, personalmente il gusto di Violife Creamy non mi dispiace, però potrei capire se per alcuni risultasse troppo insipido e poco gustoso.
Sul sito Violife consigliano di utilizzarlo per la preparazione della cheesecake, e credo che in effetti sarebbe un impiego azzeccatissimo. Tuttavia, considerando che ci vorrebbero almeno tre vaschette, forse è meglio passare… Chissà che prossimamente però non mi cimenti, ho proprio voglia di una bella fetta di torta fresca (anche se qua continua a fare freddo)!
Concludo dicendovi che in Italia i prodotti Violife sono reperibili online… ma lascio a voi il piacere di scoprire dove :P
Alla prossima!