Era da molto che volevo scrivere un articolo su questo argomento, ma non sono mai riuscita a farlo per una serie di motivi, uno tra tutti è che, fino a diversi mesi fa, questo blog non aveva un sufficiente potere mediatico tale da poter raggiungere un pubblico più o meno vasto. Ora ce l’ha, e voglio sfruttarlo per contribuire alla lotta contro un fenomeno che da anni sta affliggendo moltissime ragazze, giovani e meno giovani: la diffusione di Ana e Mia.
Prima di addentrarci nella questione, vorrei fare una premessa. Non pensiate che non sappia di cosa andrò a parlare. So cosa significa non piacersi, pesarsi e piangere, non trovare vestiti della propria taglia, essere derisi e tutto il resto. Ho perso tanti chili negli anni, per lo più grazie a diete e sport; eppure c’è stato un tempo in cui anche io ho fatto tanti errori, come fare colazione con un bicchiere d’acqua e saltare i pasti. Ora come ora, mi guardo indietro e mi do della cretina da sola; posso dire con certezza di aver imparato dai miei sbagli, ed è per questo che vorrei dissuadere altri dal commetterli. Detto ciò, andiamo avanti.
Innanzitutto, per chi non lo sapesse, chiariamo chi sono Ana e Mia.
Ana e Mia sono due nomi femminili come tanti, non fosse che Ana si riferisce in realtà all’anoressia nervosa, e Mia alla bulimia nervosa. E’ con questi due appellativi che molte ragazze scelgono di chiamare l’una o l’altra, trattandole come se fossero loro amiche intime. Se girerete per la rete, troverete decine e decine di blog (che migrano periodicamente, per ovvie ragioni) che si dichiarano “pro Ana” o “pro Mia”, anzi, alle volte le due “diete” si combinano, e Ana e Mia arrivano a convivere nello stesso sito (ma soprattutto, nella stessa persona).
Le ragazze che diventano amiche di Ana e Mia hanno un solo scopo, quello di coltivare la “Thinspiration” (o “Thinspo”), i cui “claim promozionali” sono frasi quali “Starving for perfection” (“morire di fare per essere perfette“). Sì, perché essere “slim”, ossia “magre”, non basta più, bisogna essere “thin”, cioè “sottili”. Questo pensiero nasce quasi sempre in ragazze che sono GIA’ magre, ma che non riescono a essere soddisfatte della loro forma fisica, spesso arrivando a odiare il proprio corpo. E’ allora che arrivano in loro soccorso Ana o Mia, anche se c’è da dire che la maggior parte ha più simpatia per la prima, vista come più efficace e intransigente.
Alcune ragazze riescono a controllare la situazione leggermente “meglio”, arrivando a consumare 700 calorie al giorno, che restano comunque insufficienti e sicuramente al di sotto della media, ma almeno non sono le 150 o 200 che ho visto adottare da molte altre, la cui linea di dimagrimento perseguita è quasi sempre quella più drastica. Niente di cui rallegrarsi, in ogni caso.
Insomma, cosa trovereste pubblicato su un blog pro Ana o pro Mia?
a. Il decalogo, da tenere sempre a mente:
1) Se non sei magra, non sei attraente;
2) Essere magri è più importante che essere sani;
3) Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra;
4) Non puoi mangiare senza sentirti colpevole;
5) Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo;
6) Devi contare le calorie e ridurne l’ assunzione di conseguenza;
7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante; Perdere peso è bene, guadagnare peso è male;
9) Non sarai mai troppo magra;
10) Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo.
Ed è proprio sull’autocontrollo che Ana interviene prepotente, ogni volta che una delle sue amiche ha la tentazione di mangiare una fetta di cetriolo in più. E no, non sono sarcastica stavolta. Un paio di anni fa, quando ho scoperto questo fenomeno e tutto ciò che gli ruota attorno, ho guardato documentari, esplorato forum e siti, letto i post sui vari blog e sì, la maggior parte di queste ragazze mangia IN TUTTA LA GIORNATA cose come un mezzo cetriolo, un pomodoro e un uovo, accompagnati da una nutriente bottiglia d’acqua.
b. La lettera di Ana o di Mia, che per non allungare il post, terrò solo come link (cliccate sui due nomi). Per inciso, se avessi amiche vere che mi si rivolgono così, avrei già dato loro un calcio non dico dove.
c. La legge:
Il bagno è il mio Sacro confessionale. Mi prostrerò dinnanzi al gabinetto e farò penitenza per i miei molti peccati. Sono colpevole di non apprezzare ciò che sono e quello che ho. Sono un uragano emotivo. Un flusso laverà via questi peccati, mi lascerà per dare inizio a un nuovo domani. Confesserò quotidianamente, e se non lo faccio, ci sarà un atto di contrizione. Taglierò o comunque punirò il mio corpo, perché è sempre stato troppo. Cercherò di essere magra e perfezionerò Ana come mia sorella. Sosterrò altre come me. Difenderò le altre Mia. Sarò perfetta.
d. Una serie di post in cui la blogger di turno, amica di Ana o di Mia, si confida con le sue due “sorelle”, parlando dei suoi traguardi, dei suoi sgarri e delle sue conseguenti autopunizioni, che vanno dalle vomitate ai tagli sulle braccia.
e. I commenti delle altre sostenitrici di queste due correnti alimentari. La community che si è sviluppata attorno ai siti pro Ana e pro Mia è molto unita e forte, le ragazze cercano di incoraggiarsi fra loro affinché tentazioni e cedimenti vengano respinti con risolutezza, o, in caso contrario, vengano puniti con rigida disciplina.
f. Foto su foto ritraenti ragazze scheletriche, dai volti scavati, le cui ossa sono visibili attraverso la pelle. Queste foto, per inciso, rappresentano la famosa e tanto agognata “perfezione”.
Non so voi, ma ho sempre trovato tutto questo agghiacciante. Non solo per i due disturbi in sé, ma anche per la personificazione che viene loro attribuita, che dona un ulteriore tocco di follia a tutta la faccenda, facendola precipitare. E parlo di follia perché Ana e Mia, così come vengono intese da queste ragazze, non sono disturbi alimentari “spontanei”, ma consapevolmente auto-indotti. L’anoressia e la bulimia, quelle vere, sono due malattie che hanno una radice psicologica profonda, che spesso nasce dalla solitudine, dall’abbandono, dalla depressione. Il fatto che qualcuno le voglia inseguire e sfruttare come diete, come se fossero la Dukan, è insano, e non capisco come dopo tutti questi anni il fenomeno sia ancora ampiamente in voga.
Stringendo l’obiettivo sul mondo veg*, sembrerà che tutto questo non c’entri davvero niente, invece non è vero, ci siamo dentro anche noi. Perché il veganismo stesso è visto come disturbo alimentare da molti, e la subdola Ana, spesso, sfrutta questo elemento a suo vantaggio. Mi spiego.
Avete idea di quante ragazze pro Ana/pro Mia si nascondono dietro alle centinaia di account veg* presenti su Instagram? Molte fra loro seguono proprio il profilo di Guida Galattica (anche se non comprendo perché, dato che spesso posto piattoni di pasta), oltre a quello di tante altre ragazze vegan che seguo anche io.
Da una parte, il veganismo viene infatti usato come scusa dietro cui nascondersi e darla a bere ai propri genitori. “Perché mangi poco, figlia mia?” - “Sono diventata vegana”. Va da sé come questo, tra le altre cose, finisca anche con il contribuire alla pessima fama del veganismo, visto come estremo e debilitante (cosa non vera).
Dall’altra, il veganismo viene effettivamente perseguito da queste ragazze, ma come metodo efficace per autodisciplinarsi. Questo però non significa che vi si aderisca in modo corretto, soprattutto quando l’obiettivo non è mangiare meglio, ma mangiare poco e niente. Da vegani, sappiamo cosa dobbiamo mangiare per assumere la giusta quantità giornaliera di nutrienti, e di certo non crediamo di essere nel giusto mangiando mezzo cetriolo nell’arco di una giornata.
Ho visto foto di colazioni “vegane” di alcune ragazze che comprendevano tre spicchi di mela e un bicchiere d’acqua. Ragazze, quella non è una colazione vegana, quello è un suggerimento di Ana, che di veganismo non capisce nulla. Non cadete nell’errore di vedere il veganismo come una dieta: non lo è, come del resto non lo sono Ana o Mia. Il veganismo è una filosofia di vita da seguire con responsabilità, devozione e amore, per se stessi, per gli animali e per il pianeta. Una come Ana, che vi vuole in ginocchio davanti a un water, cosa può saperne di queste cose? Ana e Mia vogliono che vi sentiate colpevoli dopo aver mangiato, il veganismo vuole che godiate dei piaceri del cibo senza avere pesi sulla vostra coscienza. Capite che c’è una differenza abissale?
Mi rivolgo allora a tutte voi che troverete questo articolo e che lo leggerete.
Ana e Mia non sono vostre amiche, e se credete lo siano, beh, sono due amiche di quelle stronze, a cui non confidereste mai chi è il ragazzo che vi piace, o a cui non affidereste mai il vostro gatto quando siete via.
Ana e Mia possono diventare due malattie, e anche gravi. Non vi renderanno perfette, non vi renderanno belle, vi renderanno pelle e ossa e, nei casi più gravi, vi potrebbero “rendere” addirittura morte. E, a quanto ne so, non c’è niente di bello negli ospedali e nei cadaveri.
Credete che essere magre sia una priorità? No, non lo è. La priorità è essere in salute. E ci sta che perdere peso rientri in questa priorità, ma potete farlo perseguendo uno stile di vita sano, in cui fate sport, andate in palestra e mangiate tanta frutta e verdura. In questo quadro, potreste addirittura concedervi qualche sfizio ogni tanto, perché se vi controllate nel modo giusto, non ce n’è che possiate sentirvi in colpa. Inginocchiarvi davanti al water e vomitare il cracker in più non rientra nel concetto di “salute”, ficcatevelo nella zucca.
E forse Ana o Mia potranno farvi perdere peso, potranno far emergere le ossa sui fianchi o sul petto, potranno allargare lo spazio dell’interno coscia, ma vi faranno anche perdere il tono muscolare, l’elasticità della pelle, vi lasceranno smagliature e un bel colorito grigio; da queste cose non si torna indietro, ve lo assicuro.
In ultimo, se volete diventare vegetariane o vegane, fatelo per voi stesse, per gli animali, per il pianeta. Fatelo responsabilmente. Non usate il veganismo per giustificare ai vostri genitori il fatto che mangiate due pomodori pachino per pranzo. Usate la testa. Volete consigli? Il sito ne è pieno, se volete scrivetemi, passate su Facebook. Non chiudetevi.
Guida Galattica per Vegetariani è CONTRO Ana e CONTRO Mia.
E’ PRO vita, PRO cibo, PRO amore verso se stessi,
PRO alimentazione sana e senza sensi di colpa.
E forse sarò solo un blog contro centinaia di pro Ana che ne esistono, ma, nel mio piccolo, vorrei fare qualcosa.
Ciao, condivido quasi tutto, mi permetto di fare una piccola precisazione, spero non te ne abbia a male ma sono passato da un lungo periodo problematico dopo essere diventato crudista (non per il fatto di essere vegano o crudista ma per miei errori gravissimi) e vorrei poter evitare gli stessi errori a chi legge il tuo blog (l’ho appena scoperto, complimenti eheh). Quando dici che 700 calorie al giorno non sono allarmanti fai un errore pericoloso come quello che ho fatto io in passato. 700 calorie al giorno sono meno di un terzo della dose giornaliera raccomandata dalle fonti ufficiali come organizzazione mondiale della sanità e fao per una ragazza tra i 18 e i 25 anni. in quella fascia di età, per una ragazza l’ideale sarebbe 2500 calorie, possibilmente da una dieta composta da almeno l’80% di carboidrati. Queste sono le raccomandazioni di medici come il dr mcDougall e dal dr Greger tra gli altri. Qualsiasi dieta che stia al di sotto delle 2000 è decisamente una dieta di restrizione calorica. 1800 sono già considerate una restrizione calorica medio-forte, 700 è molto vicina all’anoressia dal mio punto di vista. Inoltre dici che si può essere magri e perdere peso controllandosi in modo sano (quindi ancora restrizione calorica) ma tutti i medici citati sopra consigliano di perdere peso mangiando in abbondanza e a sazietà mantenendo alti i carboidrati. Il fatto che in alcuni casi nei primi mesi ci possa essere una fase in cui si ingrassa è dovuto al fatto che il corpo non ha ancora accelerato il metabolismo a sufficienza per innescare il dimagrimento. In alcuni casi di forte restrizione calorica o di regimi di restrizione portati avanti per anni ci possono volere mesi, a volte anche uno o due anni per “risvegliare” il metabolismo ma è sicuramente il metodo più sano, naturale e sostenibile, nonché, appunto, quello consigliato dai medici. Il discorso è molto più complicato di così, ovviamente, ma non credo che qui ci sia modo di approfondirlo a sufficienza. Un saluto
Caro Marcello, innanzitutto grazie per il commento e per condividere con me/noi il tuo sapere, soprattutto perché ci sei passato. Per quanto riguarda le tue puntualizzazioni, hai assolutamente ragione sulle 700 calorie, che come anche ho scritto sono assolutamente insufficienti! Concordo infatti con quanto dici (come non potrei?), più semplicemente temo di essermi espressa male, perché intendevo che non sono “eccessivamente allarmanti” rispetto a ragazze il cui gol giornaliero avevo visto essere qualcosa come 150-200 calorie, cosa che mi aveva shockata. Ti ringrazio quindi per la segnalazione, specificherò meglio cosa intendevo o modificherò comunque la frase. Grazie!
Quanto al perdere peso e al metabolismo, credo che ognuno di noi sia un caso a sé stante e non credo ci sia nessun medico al mondo che possa dire con assoluta certezza che un metodo è oggettivamente e assolutamente giusto, proprio perché ognuno di noi è diverso. “Controllandosi in modo sano” non vuol dire solo la restrizione calorica, ma anche la qualità di ciò che si mangia. Ti faccio un esempio stupido (è giusto la prima cosa che mi viene in mente): se ho voglia di uno spuntino e devo scegliere fra le 90 calorie di un Grisbì o le 90 calorie di una banana, a parità di calorie sceglierò una banana. Credo che ci sia una grande differenza tra i due alimenti e sono certa che faccia molto meglio la seconda rispetto al primo!
Personalmente, negli anni ho perso peso (e parlo di 35 chili, non dei canonici 5) grazie a un’iniziale restrizione calorica e a un miglioramento della qualità di ciò che mangiavo, e come me tante altre persone. Sono stata da un dietologo, con un programma alimentare ben studiato, basato sulle mie abitudini e la mia persona. Questo per dire che non ho scritto quella cosa pensando alla dieta per l’estate trovata su Novella 2000, ma perché è quello che un medico ha detto a me :) Che poi ci siano milioni di casi, di diete e di pareri medici a questo mondo è un dato di fatto, conosco la dieta “high carb”, ma personalmente non la condivido molto. Se la mia dieta fosse rimasta quella da 3500 calorie al giorno come quando ero più grassa, dubito che avrei perso quei 35 chili di cui sopra… poi ovvio, quando si raggiunge una certa stabilità è tutto più facile, ma la stabilità è sempre ardua da raggiungere.
Se vuoi continuare il discorso sei assolutamente il benvenuto eh!
Grazie per l’intervento e i complimenti,
ciao :)
Ciao, scusa il ritardo nel rispondere ma mi era sfuggita la tua risposta e curiosando nel blog sono andato a controllare ed eccola qui eheh. Il discorso che fai tu è senz’altro corretto quando dici che 90 calorie non sono sempre uguali ed è il motivo per cui una dieta vegana è sempre più sana di una che includa i prodotti di origine animale. Inoltre il cibo crudo, inclusa la frutta promuovono il dimagrimento maggiormente rispetto ai cibi cotti. Alcuni bodybuilder crudisti mangiano quantità di cibo esagerate per mantenere il proprio volume muscolare mentre quelli vegani che mangiano fagioli, riso, patate ecc hanno assunzioni caloriche leggermente inferiori. Di solito però è raro che chi faccia sport stia al di sotto delle 5000 calorie (parlo di chi segue la high carb come me). Io stesso certi giorni supero le 5000 calorie senza problemi. È chiaro che questo debba avvenire seguendo il proprio stimolo della fame e non ci si debba sforzare per mangiare di più (se non, magari, nei primi 10/15 giorni per abituarsi al nuovo regime). Se un giorno mi capita di avere poca fame e mangiare solo 2800calorie non ci sono problemi, basta che non sia sempre così. Poi, ripeto, il discorso è molto complicato e andrebbe visto in dettaglio per ogni individuo perché, come dici giustamente tu, ogni persona è diversa e reagisce in modo diverso agli stimoli. Quello che ho visto è che questo tipo di dieta (che poi non è una dieta ma un regime alimentare sano e sostenibile) è pensata per il lungo periodo, quindi se eri abituata a mangiare 3500 calorie non avresti perso molto peso nelle prime settimane passando a una high carb e mantenendo quella quota calorica ma probabilmente ci avresti messo qualche mese o anche uno o due anni. Il fatto è che i dimagrimenti troppo rapidi sono più rischiosi per la salute. Alcune persone perdono magari 30kg in poche settimane ma poi hanno problemi psicologici e squilibri ormonali a lungo termine, in alcuni casi amenorrea e infertilità. Ovviamente non a tutti capita ma esiste quel rischio. È sempre questione di scelte personali però credo che ogni scelta vada sempre preparata con una buona dose di informazione, possibilmente seguendo i consigli di un medico preparato e non quelli di un guru di internet.