Allora, la questione si fa seria. Ogni giorno che passa, ad ogni nuova foto, il mistero si infittisce, ed è giunto il momento di farlo crollare in modo definitivo, perché, insomma, di misteri senza risoluzione ne abbiamo già parecchi in circolazione, e non è il caso di aggiungerne di nuovi. La domanda che assilla le menti di numerosi followers è…

COSA SONO I CRUMPET?

Dei crumpet ne avevo già parlato di sfuggita in un post di qualche mese fa, e, a dirla tutta, anche su Facebook. Ma posso capire che, primo, non tutti abbiano letto il post in questione; secondo, che man mano che la pagina Facebook è stata aggiornata, la notizia si sia persa, lasciando numerosi punti di domanda nelle menti di coloro che non sono riusciti a leggere la spiegazione. Quindi eccomi a scrivere questo articolo. Che, per inciso, non mi illudo plachi per sempre dubbi e curiosità, ma almeno quando il quesito rispunterà, avrò un link da diffondere!

→ Cosa sono i crumpet? I crumpet sono una via di mezzo tra dei pancake spessi e delle focaccine. Sono tipicamente inglesi, la loro forma è generalmente rotonda, il loro aspetto poroso. Hanno uno spessore di circa uno-due centimetri (dipende se li comprate già fatti o li fate a mano), e il loro gusto è neutro. Per questo ultimo motivo sono molto amati durante l’ora del tè, dato che possono appaiarsi sia a confetture e marmellate, che a burro o formaggi spalmabili (o alla tremenda Marmite). Apro un inciso sull’ora del tè: noi ce la immaginiamo come una pausa “dolce”, a suon di tè, biscotti e dolcetti vari. Invece l’ora del tè è un vero e proprio pasto pre-cena e si mangiano molto spesso anche cibi salati (perfino i bastoncini di pesce!).
Tornando ai crumpet, vi farà forse curiosità il loro nome (a me ricorda in parte “crampi”, e in parte “trumpet”). Secondo quanto trovato in giro, il termine ha diverse derivazioni, la più “vicina” è quella gallese (“crempot“), che significa più o meno “piccolo torta piatta“.
Quanto al loro “metodo di cottura“, potete scaldarli nel tostapane o in padella, e poi spalmarli di quello che più vi piace.

→ L’altra domanda che mi viene fatta spessissimo è: i crumpet sono vegan? E qua scattano due tipi di risposte.
La prima riguarda quelli che si trovano al supermercato: generalmente, lo sono. Tra gli ingredienti hanno acqua, farina, agenti lievitanti e qualche correttore di acidità (ora non ricordo precisamente quali). Ce ne sono di diverse marche e versioni, come quella senza glutine e, addirittura, quella quadrata, speciale per il tostapane.
La seconda risposta è invece inerente alle ricette casalinghe: se le cercate su internet, a meno che non specifichiate “vegan”, includeranno sempre del latte vaccino. Ma può questo spaventarci? Ovviamente no, perché sappiamo bene che possiamo usare il latte vegetale (soia, riso, avena, etc).

Avendo mangiato sia la versione da supermercato, che quella fatta da me, posso dirvi che la differenza fra i crumpet confezionati e quelli casalinghi è abissale, come un po’ per tutte le cose. Però, se devo dirvi la verità, proprio perché sono passata dallo step dell’autoproduzione, vi confesso che preferisco comprarli già fatti.
Primo, perché per donare la tipica forma tonda a queste focaccine dovete avere delle formine rotonde, che possono essere quelle in silicone per le uova (io ho usato queste, ma lo spessore ne risentirà), o ancora meglio dei coppapasta. Il problema è che io ho faticato parecchio per trovarle, tant’è che ho dovuto ordinarle su internet (non parliamo dei coppapasta che costano 10 € l’uno, per i crumpet ne servirebbero 4, una spesa un po’ onerosa).
Secondo, perché per la cottura ci si impiegano tre vite e mezza. Tenete conto che con la ricetta che ho usato io (che vi posterò qua sotto), l’impasto bastava per qualcosa come 12 crumpet. Ognuno di essi richiede in media almeno 5 minuti di cottura, quindi fatevi un po’ i conti. E’ stato stressante :P

→ Ed ecco la domanda finale, il succo dell’intera faccenda: ma la ricetta?
Quella che ho usato io, e che consiglio a tutti di usare, è quella di The Bread Kitchen, il canale YouTube di una simpatica signora inglese (di cui avevo parlato in questo articolo), in cui sono spiegati benissimo tutti i passaggi e gli ingredienti (che possono essere trovati sul sito ufficiale del canale). Lei, come dicevo, usa il latte vaccino, ma sostituendolo, la ricetta diventa perfettamente vegan.

Bene, credo di aver detto tutto, spero di aver dissipato i vostri dubbi, non dico per sempre, ma almeno fino alla prossima foto… che dite?

Alla prossima!