Eccoci con i risultati del sondaggio settimanale, incentrato sulla stagionalità dei vegetali che compriamo quando facciamo la spesa.
Vi avevo chiesto quale fosse il vostro grado di attenzione quando scegliete frutta, verdura e ortaggi. Acquistate solo ed esclusivamente prodotti di stagione, escludendo tutto ciò che non lo è? Oppure vi piacerebbe farlo ma, per avere più scelta, comprate anche ciò che di stagione non è? Altrimenti c’è l’ultima opzione: quando andate al supermercato mettete nel carrello la qualunque senza interessarvi alla stagionalità di quel particolare vegetale.
I risultati sono stati un po’ spiazzanti, perché, come da schermata, ha avuto sì la meglio la prima opzione, che vi identifica quindi come consumatori attenti e coscienziosi, ma non è stata una vittoria schiacciante! Anzi, potremmo dire che tutte e tre le risposte hanno collezionato un buon numero di voti e il distacco è minimo, fra la prima e la seconda potremmo quasi parlare di parità. Questo significa che, basandoci su questo sondaggino, la tipologia di consumatori è variegata, non c’è un modo solo di porsi nei confronti della questione “stagionalità”.
Ma perché sarebbe meglio attenersi all’acquisto di vegetali di stagione? I motivi sono molteplici! Eccone alcuni:
a. i prodotti di stagione rispetto a quelli che non lo sono hanno un gusto migliore, anzi hanno un gusto; i secondi, infatti, non sanno quasi di nulla!
b. la frutta, la verdura e gli ortaggi di stagione costano meno di quelli fuori stagione, in quanto questi ultimi richiedono la coltura in serra, o l’importazione da paesi lontani, entrambi fattori che aumentano il loro prezzo di vendita
c. collegandoci al precedente punto, il fatto che si possano consumare cibi non tipici di una data stagione implica che questi provengano da paesi che hanno un clima diverso, quasi sempre a migliaia di chilometri di distanza; ebbene, questo avrà un impatto ambientale non da poco, a causa del loro trasporto (insomma, siamo ben lontani dal “Km 0”!)
d. la stagionalità che Madre Natura ha dato ai suoi frutti è strettamente collegata alle proprietà che essi contengono. Ad esempio, le arance, tipicamente invernali, contengono molta vitamina C, utile a rafforza le difese immunitarie contro i malanni di stagione; allo stesso modo le fragole, che sono estive, sono ricche di potassio e sali minerali per sostenerci durante i mesi più caldi. I vegetali che crescono al di fuori della loro stagione sono più carenti in termini di nutrienti, ahimè. Insomma, tutto torna!
Certo, nonostante questo molte persone, tra cui me, hanno votato la seconda alternativa, quella del “vorrei ma non posso”, anzi, “vorrei ma non riesco“. Io per esempio cerco di rispettare la stagionalità dei vegetali il più che posso, soprattutto della frutta, però non sempre ce la faccio e i pomodori li consumo tutto l’anno… mea culpa! Immagino che per essere dei bravi e buoni veg* si debba prestare attenzione anche a queste importanti discriminanti… però le privazioni sono già talmente tante che proprio non riesco a ridurre ulteriormente le risorse alimentari papabili!
In ultimo, non mi sento di condannare chi ha votato la terza risposta, anzi, apprezzo l’onestà! A questo punto vi chiedo: è un mero disinteresse in generale, o non si conoscono bene i periodi di questo o quel prodotto? Le ragioni possono essere diverse!
E voi, come la pensate al riguardo? Siete della prima, della seconda, o della terza categoria di consumatori?
Lasciate un commento qui sotto o parliamone su Facebook!
Alla prossima!
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