Ciao a tutti e ben tornati!
L’articolo di oggi è un po’ particolare, poiché non nasce da qualcosa che ho letto o sentito in giro, bensì da un confronto con una mia cara amica che, pur non essendo vegetariana o vegana, segue con piacere e costanza questo blog (e non solo perché è mia amica :P ). Nonostante abbia giudicato l’argomento della discussione abbastanza inusuale, ho deciso che fosse comunque una buona occasione per scriverci un articolo e raccogliere possibili altri pareri da parte di chi mi legge (soprattutto perché so che fra i miei lettori si annidano molti non-veg*, che non finirò mai di ringraziare!).
Insomma, da quando mi conosce questa mia amica dice di essersi avvicinata molto al mondo di noi “verdi”, sia dal punto di vista alimentare che da quello “sociale”; oltre a provare la Mozzarisella e il tofu, ha smorzato, se non proprio abbattuto, diversi pregiudizi che aveva verso la nostra “categoria” (sempre che di categoria si possa parlare), e questo mi rende felice. Ed è stata proprio la parola “categoria” a innescare il nostro confronto!
Come ben sapete, Guida Galattica per Vegetariani nasce come blog dedicato “agli abitanti di Vegeta e Vega”, una perifrasi, questa, che ho usato per definire in modo simpatico vegetariani e vegani, che sono poi la fetta di pubblico più ampia a cui mi rivolgo. La più ampia, ma non la sola! Il concept iniziale del sito prevedeva una vera e propria “guida” che diffondesse informazioni dirette non solo a chi era/è già vegetariano, ma che avvicinassero le persone al di fuori di questo mondo al vegetarismo stesso (che in Italia ancora si trascina dietro molti tabù e inesattezze). Naturalmente, col tempo, gli articoli hanno allargato il proprio raggio di azione, mentre io sono diventata vegana, motivo per cui se leggerete i post vecchi vi accorgete di una certa differenza rispetto a quelli attuali. Per farla breve, in due anni e mezzo di acqua sotto i ponti ne è passata, ma anche se sono cambiate le scalette, gli argomenti, la cadenza con cui aggiorno il blog e molte altre cose, un elemento è rimasto inalterato nel tempo: il tono con cui mi rivolgo ai lettori.
Ho scelto volutamente di utilizzare un tono scherzoso, leggero, ironico, a volte sarcastico, sia perché rispecchia una parte del mio carattere, sia perché penso possa uccidere le polemiche (che in questo ambito sono all’ordine del giorno) sul nascere. E poi, diciamocelo, ci siamo sempre fatti un sacco di risate! Perciò non ho mi è mai passato per l’anticamera del cervello che potessi risultare “offensiva” per qualcuno.
Però la mia amica, da non veg*, mi ha fatto notare che il termine “onnivoro” potrebbe risultare in qualche modo discriminatorio per qualcuno, e, a dirla tutta, magari anche un po’ offensivo. Ora, io ho utilizzato diverse volte il termine “onnivoro” nei miei post, come ho anche usato spesso “mangiainsalata” per riferirmi ai veg*. Per me, il tutto fa parte del “gioco” in cui coinvolgo chi mi legge, voglio dire, il “mood” del blog è questo, ironico e scherzoso, perciò non ho mai pensato che certe parole potessero offendere qualcuno. Anche perché, se devo essere onesta al 100%, tono degli articoli a parte, a guidarmi verso la scelta del termine “onnivoro” è anche una certa economia di linguaggio. Dalla mia devo dire che non mi sono mai arrivate lamentele, anzi, come dicevo poco sopra, so che sono molti gli “onnivori” che mi leggono con piacere. Però questa “obiezione” mi ha fatta riflettere, e il pensiero che possa risultare offensiva per qualcuno non mi piace.
Nel mondo dei vegetariani e dei vegani siamo abituati a chiamare “onnivori” le persone che seguono una dieta diversa dalla nostra, ma usiamo il termine per pura distinzione alimentare, esattamente come i vegetariani si distinguono dai vegani, i vegani dai fruttariani, e così via. Ok, ammetto che alcuni di noi, i più “cattivelli”, a volte lo fanno con fare spregiativo, ma non sono io a dovervi dire che non siamo tutti uguali, e che alla fine è il contesto a indicare le reali intenzioni di un individuo. Personalmente, non mi ero mai posta il problema. Mi è capitato una volta di star parlando con persone non veg* e di aver utilizzato la parola “onnivori”, ma dall’altra parte è stata presa sul ridere, per quanto mi sia stato detto che fa un po’ “strano” da sentire!
Probabilmente io, noi, non ci facciamo più di tanto caso, soprattutto se siamo veg* di vecchia data (come lo sono io) e sono anni che parliamo con la nostra “terminologia”. Eppure, parlo per me ma anche per moltissimi altri, “onnivoro” non è portatore di nessuna connotazione negativa. Nessuno di noi pensa agli onnivori come gente che si sfonda di porcate da McDonald’s o roba simile, semplicemente gli onnivori sono coloro che, a differenza nostra, non hanno restrizioni sulla propria dieta. Almeno, per me è così (non posso parlare per il resto dei veg* là fuori).
La mia amica mi ha suggerito che sarebbe più carino dire “persone onnivore”, ma, dal mio canto, se devo definirle “persone onnivore” allora devo anche dire, per par condicio, “persone vegetariane” o “persone vegane”. Per essere coerente il sito si dovrebbe chiamare “Guida Galattica per persone Vegetariane” e lo troverei anche peggio di quel che già è (non avete idea quanto sia lungo da dover linkare :P)!
Scherzi a parte, ritenete che la parola “onnivoro” sia discriminatoria, razzista o offensiva? C’è qualche “non-veg*” da queste parti che si è mai sentito toccato dall’uso che ho fatto di questo termine? E voi, come chiamate le persone che non sono veg* nelle conversazioni e discussioni?
Fatemelo sapete qua sotto o su Facebook! :)
Alla prossima!
Personalmente ho sempre pensato che le persone che mangiano di tutto (verdure, uova, latticini, carne, frutta, corpuscoli estranei e batteri) siano onnivore, proprio perché il termine è esattamente quello che dev’essere usato per chiunque mangi di tutto.
Il Vocabolario on-line Treccani riporta la seguente definizione:
onnìvoro (meno com. omnìvoro) agg. [dal lat. omnivŏrus, comp. di omni- «onni-» e -vorus «-voro»]. – Propr., che mangia ogni cosa, che si nutre di qualsiasi cibo. In biologia, di animale che (a differenza del carnivoro e dell’erbivoro) si nutre di alimenti di origine sia animale sia vegetale; anche come sost.: il topo è un o.; le abitudini alimentari degli onnivori. Talvolta in senso fig.: un lettore o., che legge di tutto, senza esigenze di sistematicità o specializzazione.
Non capisco, quindi, come si possa pensare che la parola “onnivoro” sia offensiva. :) Anche adesso che ho iniziato il mio percorso al veganesimo, quando penso a me “prima” penso ad una me “onnivora”, quindi…
Non mi è ancora mai capitato di usarlo, o non me ne ricordo. Però onestamente lo trovo appropriato se non è usato in modo offensivo. Diciamo che di solito se mi capita parlando dico “mangi carne o latticini” o cose del genere ma credo sia questione di abitudine perché la parola onnivoro lo associo più agli anni scolastici :-P
Ringrazio entrambe per aver lasciato il vostro parere sulla cosa! :) in effetti sì, è un po’ scolastico :D
personalmente non vedo perchè mai “onnivoro” dovrebbe essere considerato offensivo; trovo invece piuttosto offensiva l’abitudine (fortunatamente caratteristica solo di una minoranza di fanatici) di associarvi auguri di malanni vari.
E’ una brutta abitudine purtroppo a doppio senso, per esempio a me hanno augurato di essere investita da uno sciame d’api e morire di shock anafilattico solo perché ho detto che le api sono importanti per l’ecosistema, figurati! :D La verità è che molte persone, a prescindere da quello che mangiano, sono cattive, pensano poco e parlano troppo!
Comunque grazie del commento, deduco tu sia onnivoro e mi fa piacere sia passato di qua! :)
Concordo. Ogni categoria ha la sua percentuale d’idioti, temo
Questa proprio mi giunge nuova : di solito molte persone che conosco,in primis i miei genitori,sono quasi orgogliosi di definirsi onnivori,come se il messaggio fosse “noi sì che mangiamo correttamente,secondo natura e bla bla bla, mica come te/voi ! ”
Anzi,una delle tipiche risposte della nostra controparte è sempre “l’uomo è onnivoro,quindi ecc ecc” ; addirittura una volta mia mamma ha detto “noi saggi onnivori” -_- vabbè,no comment.
Piuttosto,dal titolo dell’articolo mi sarei aspettato un contenuto diverso : pensavo che avresti parlato di come le persone non veg* (chiamiamole così) si definiscono onnivore ma in realtà lo sono relativamente,visto che certi cibi si scoprono solo quando si diventa vegetariani o vegani e si amplia il proprio repertorio. Gli altri invece,sono abituati a mangiare sempre le stesse cose e lo dimostra il fatto che quando dici di essere vegetariano o vegano,ti domandano cosa mangi! XD