Buongiorno e ben tornati cari fedeli!
L'articolo di oggi vuole offrirvi su un piatto d'argento un gustoso tema, e no, non sto usando metafore culinarie a caso, si parla infatti di corsi di cucina collegati alla scelta alimentare veg*.
Fino a nemmeno 10-15 anni fa, il vegetarismo era una corrente alimentare di nicchia, poi, col tempo, si è avuto un boom, mediatico e non. La parola "vegetariano" ha iniziato a prendere confidenza con il vocabolario quotidiano di tutti noi, sono nati ristoranti esclusivamente dedicati a questo tipo di dieta, sono fioriti i brand che propongono prodotti di genere, sia nei GDO che nei negozi biologici (i quali, per inciso, sono un'altra conseguenza della diffusione "verde").
E' bastato questo a incentivare molti a compiere il grande passo? Ovviamente no, anzi, molti, ad oggi, sono ancora spaventati da una grande domanda: ma poi cosa mangi?
Questo quesito emerge indistintamente sia nelle intime conversazioni che l'aspirante veg* intrattiene a tu per tu con il proprio specchio, sia in quelle pubbliche con altre persone che, non conoscendo bene il tema, si preoccupano eccessivamente, scadendo nell'allarmismo.
Come spesso ho ribadito, non è facile per tutti prendere confidenza con il nuovo sistema alimentare: molte le rinunce, altrettante le esplorazioni di nuovi cibi, nuovi gusti, nuovi modi di cucinare. Cosa ci si è inventati, dunque, per dare una mano a chi vorrebbe, ma che, per molti motivi, sente di non farcela? I corsi di cucina.
Ne esistono di ogni tipo, per ogni gusto: si va dai "semplici" corsi di cucina vegetariana (in cui, state attenti, se utilizzano Parmigiano o Grana, non saranno tali!), a quelli vegan, passando per quelli crudisti, quelli paleo (!) e quelli che uniscono il piacere dell'elaborazione culinaria al conoscere le proprietà dei cibi consumati. Da non dimenticare anche i corsi mirati alla pasticceria vegana che, ultimamente, sta avendo parecchio successo (soprattutto perché cerca di coniugare il piacere del dolce alla sua leggerezza).
Naturalmente, anche la durata e i costi sono vari e cambiano a seconda delle esigenze: ci sono i cosiddetti "workshop" che durano anche una sola giornata (o poche ore), i corsi che richiedono un weekend intero e quelli che invece vanno avanti per mesi.
La domanda che mi è venuta da pormi è: questi corsi sono effettivamente un valido aiuto per immettersi sulla carreggiata del vegetarismo? So di persone che, spesso, prese dall'onda dell'entusiasmo si sono gettate anima e corpo in queste esperienze, per poi abbandonare i propri propositi non appena arrivate alla fine del percorso (se non prima).
E' vero che molti lamentano una scarsa conoscenza della cucina in generale, in particolare veg*, però, a mio avviso, il rischio che si corre è quello di sfornare una serie di "veg* per moda" che non si dedicheranno più a ciò da cui erano partiti non appena ne avranno l'occasione.
Secondo voi i corsi di cucina sono davvero un aiuto per chi vorrebbe diventare veg* ma non sa da dove iniziare, culinariamente parlando? Voi avete seguito, o tenuto, qualche corso in merito? O se non l'avete fatto ancora, lo fareste in futuro?
Per quel che mi riguarda, ho imparato da sola, con qualche aiuto dalla rete... i corsi mi hanno sempre incuriosita, ma calibrando ore e costi, non sono mai stata granché invogliata.
Insomma, fatemi sapere, sono curiosa...
Alla prossima!