Buongiorno a tutti e ben ritrovati!
Oggi è il 30 dicembre 2014 e questo significa una cosa sola: domani sarà l’ultimo giorno dell’anno. Stupefacente, vero? Una scoperta sensazionale, immagino che se non l’avessi detto io, voi non ci sareste mai arrivati! Mi faccio i complimenti da sola.
Sarcasmo a parte, la questione è seria: abbiamo passato un bell’anno insieme!
Ringrazio ogni singolo navigatore che è arrivato al blog, lo ha apprezzato, ha cliccato “mi piace” su Facebook, ha commentato gli articoli, li ha condivisi e ha perfino scelto di seguirmi via newsletter o su Instagram, Google+ e Twitter. Ah, a proposito di Twitter, mi dispiace, ma, a dispetto della mia vena animalista, temo che sparerò a quell’uccellino. Ci ho provato a gestirlo, ma è davvero un social che ritengo inutile e non penso sentirò la sua mancanza. Forse potrei sostituirlo con Pinterest? E chi lo sa, ci penserò!
A parte questo, che fine dell’anno sarebbe senza elaborare uno straccio di lista di buoni propositi? Ogni anno la maggior parte di noi si ripromette che farà qualcosa, che so, andare in palestra, essere più buoni, smettere di fumare, mangiare meno, risparmiare di più. Ma signori e signore, guardiamoci nelle palle degli occhi e siamo sinceri: non facciamo mai nulla di tutto questo. Come dice spesso mia madre, “si parte in quarta e si arriva a folle”. Dovessimo misurare la nostra buona volontà con l’indicatore della batteria dei moderni smartphone, potremmo ammirare un bel 100% il 1° di gennaio, per poi ritrovarci all’1% il giorno dopo l’Epifania. Nonostante questo, però, amiamo profondamente fare buoni propositi. Potrebbero forse mancare quelli di un veg* che si rispetti? Ovviamente no. Ecco perché mi sono presa la briga di scriverli io per voi, così, nel caso di mancato adempimento, potrete prendervela con me, darmi la colpa e chiudere la faccenda senza rimpianti.
Io, veg* (vegetariano o vegano di turno), mi riprometto che nel 2015…
1. Non solo mangerò cruelty free, ma cercherò anche di mangiare in maniera più sana. “Ma come, io mangio sempre la verdura! Per esempio ieri mi sono sfondato di patatine fritte”. Ecco, appunto. Anche no.
2. Quando mi accuseranno di non essere vegetariano perché mangio il pesce, smetterò di arrampicarmi sugli specchi obiettando che no, il pesce non è carne e quindi sì, sono davvero vegetariano.
3. Leggerò più attentamente le etichette, così da sapere cosa sono l’E120/122 e l’E471. In particolare mi impegnerò a fondo nell’imparare la serpentina dicitura “mono e digliceridi degli acidi grassi”, in modo da non incespicare ogni volta che tenterò di pronunciarla.
4. Quando sentirò qualche amico fare dichiarazioni del tipo “amo tantissimo gli animali”, eviterò con tutte le mie forze di ribattere “allora perché li mangi?”, oppure “ci credo, ecco perché ne hai uno nel piatto”. Tenterò anche di non accompagnare queste frecciatine mimando i versi degli animali al macello mentre siamo a tavola insieme.
5. Sorriderò con gentilezza e sfoggerò un perfetto self control ogni volta che un onnivoro mi chiederà “ma allora cosa mangi?”, coprendo la reale intenzione di mandarlo in un posto molto popolato, dove ho già mandato tantissimi suoi simili in precedenza.
6. All’allarmata domanda “oddio, ma allora da dove prendi le proteine?!” darò prova di grande cultura spiegando con perizia e pazienza come stanno davvero le cose. Dentro di me, tuttavia, riderò pensando alla “someecard” che dice “A nessuno interessa delle proteine che assumi, finché non scoprono che sei vegano”.
7. Non perderò assolutamente le staffe quando sentirò qualcuno chiamarci “vegecazzari”, anzi, dato che sono superiore ignorerò l’insulto e non mi abbasserò allo stesso livello della mia controparte.
8. Allo stesso modo, cercherò di non far partire da me frasi d’odio quali “morirete tutti” rivolte a chiunque non mangi per forza come me.
9. Prometto seriamente di non cercare di convertire forzatamente alla mia dieta parenti, amici, conoscenti e colleghi di lavoro. L’esperienza mi ha insegnato che non la prendono sempre bene, e quella rigata sulla macchina che dice “NO!” lo testimonia abbondantemente.
10. Infine, cercherò di non arrabbiarmi se, dopo aver preparato per ore qualcosa, coloro ai quali offrirò il risultato di cotanta fatica declineranno “gentilmente” la mia offerta di cibo, celando senza impegnarsi troppo i loro pregiudizi alimentari. A quel punto mi focalizzerò su un solo pensiero: è tutto per me, evviva!
Un bel decalogo. Che dite, ci impegneremo tutti insieme per cercare di rispettarlo religiosamente o qualcosa ci scapperà, volenti o nolenti? Solo il tempo potrà fornirci le risposte, e chissà che fra un anno non ci ritroveremo qua, di nuovo, a compilare la medesima lista, oppure a discutere di quali punti siamo riusciti a onorare e quali no.
Per il momento, l’unica cosa che posso fare è augurarvi un sereno e felice inizio 2015. Come sempre, spero lo trascorrerete nel modo che più vi piace, ma sempre cruelty free!
Grazie ancora a tutti voi che avete trascorso questo 2014 assieme a me, su queste pagine: è stato davvero bello!
Alla prossimaaa! :)
Beh, dire che mi sono sbellicata a leggerti è riduttivo… dovrebbero leggerti tutti! Oltre ad essere super intelligente e super carina sei anche super divertente! :D Ti meriti un bacio.
ahah, sei troppo carina, grazie! e grazie del bacio! :*
Ahahah i buoni propositi :-P il tuo paragone con la batteria dei telefoni moderni è quantomai azzeccata! Buon inizio e ti auguro di rispettarli :-D io no di certo, il 10 ma sopratutto il 4 mi fa saltare i nervi!
Ah, ma io rispetterò solo il primo credo, gli altri li lascio a voi! :D Ho difficoltà anche io col punto 10 in particolare, diciamo che non la prendo bene… :P
Auguri anche a te, Alice! :)