Ciao a tutti, buon lunedì!
Oggi, per il nostro Angolo delle Proprietà, parlo di una radice peruviana che ultimamente sta salendo alla ribalta. Il suo aspetto è curioso, a metà fra una rapa e un rapanello, motivo per cui chi non la conosce potrebbe forse confonderla con loro: sto parlando della maca.
Della maca non si sa molto, se non che anche lei - sotto forma di polvere - fa parte dei fantomatici superfood. Ho pensato di proporvela perché, oltre a essere piuttosto sconosciuta dalle nostre parti, quando la si nomina il pensiero di molti corre alla macadamia, che è ben altra faccenda (si tratta di una varietà di noci!). Fare chiarezza non potrà che essere un bene, dunque!
All’anagrafe si chiama Lepidium peruvianum e, come vi dicevo poco sopra, arriva dal Perù (ma anche dalla Bolivia). La parte che ci interessa dal punto di vista alimentare, è la sua radice, la quale, anche in base alla varietà dei semi da cui si sviluppa, può presentare una gamma di colori decisamente atipica: si va dal giallo al blu, o addirittura al nero! Colore a parte, si può mangiare cruda, oppure polverizzata, le sue proprietà rimarranno comunque invariate. Proprio a proposito di queste ultime, è bene sottolineare come, fin dagli albori, la maca sia stata consumata dalle popolazioni indigene sudamericane come vera e propria medicina, in quanto stimolante sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Se viene catalogata come superfood, un motivo c’è, e non è il marketing, cari amici: la maca è infatti un alimento completo ed energizzante, che grazie alla sua composizione fornisce un alto apporto proteico, oltre che una buona dose di carboidrati, amminoacidi essenziali e sali minerali (tra cui ferro, calcio e fosforo). Per queste sue caratteristiche viene consigliata a chi soffre di stanchezza, o di fastidiosi sbalzi d’umore; la pianta in questione aiuterebbe a conquistare una certa stabilità, oltre che a una vitalità e a un’energia di tutto rispetto.
Non c’è quindi da meravigliarsi come la funzione più nota legata alla maca, quella che la rende tanto famosa in lungo e in largo, sia inerente alla sfera sessuale: nelle donne migliorerebbe la fertilità, negli uomini le prestazioni sessuali. Addirittura c’è chi ne parla come di un autentico afrodisiaco!
Il ruolo della maca è particolarmente interessante nelle donne, perché, fertilità a parte, pare che dia loro una mano nel periodo della menopausa (alleviandone i sintomi), come anche in quello mestruale, smorzandone i problemi.
Altro che frutto della passione! Qua le scintille arrivano da ben altri frutti, anzi, addirittura dalle radici! Ah, se solo si potesse fare un cambio di nomi… magari si otterrebbero risultati più soddisfacenti!
Mentre correte in erboristeria a cercare la polvere di maca da somministrare al vostro lui o alla vostra lei, io vi saluto e, come sempre, vi rimando alla prossima!