Ciao a tutti, amici e amiche!
Lo so che molti di voi saranno ancora in ferie, ma, come si suole dire, “show must go on”.
L’ultimo articolo di questa rubrica si chiudeva con l’intenzione di dedicare i prossimi alla categoria dei “berries“, chiamati dalle nostre parti “frutti rossi”. Due anni or sono, agli esordi di Guida Galattica, il primo frutto di cui avevo parlato in termini di proprietà era proprio la fragola, perciò perché lasciarla sola?
I frutti rossi sono alcuni tra i cibi più interessanti offerti da Madre Natura dal punto di vista nutrizionale. Si dice che quanto di utile sia racchiuso in frutta o verdura, sia indicato dal colore della buccia. Se c’è del vero in ciò, e credo che ci sia sul serio, allora è facile capire come fragole, lamponi, mirtilli, more e goji siano dei campioni di salute!
Oggi ci dedichiamo al mirtillo nero, dove “nero” non è un puntiglio lessicale o cromatico, bensì un aggettivo che serve a distinguere il mirtillo comune dal suo cugino leggermente meno famoso (almeno in Italia), il mirtillo rosso, anche noto (grazie al gruppo musicale) come “cranberry“.
Il mirtillo nero è celebre per essere uno tra i superfood più importanti, soprattutto perché è facilmente reperibile (se lo si confronta con spirulina, curcuma o semi di chia) e perché il suo gusto piace un po’ a tutti. Ovviamente, perché i benefici siano effettivi, sarebbe meglio mangiare mirtilli freschi, o bere frullati che li contengano. Ma a chi non piacciono le conserve o il gelato al mirtillo?
All’anagrafe è battezzato Vaccinium myrtillus e appartiene alla famiglia delle Ericaceae. La sua stagione di punta, come per tutti gli altri “berries”, è quella estiva, tra luglio e agosto, mentre per crescere predilige le terre dell’America del Nord e dell’Eurasia.
I mirtilli neri si presentano come palline blu-violacee molto morbide e dolci, e la loro grandezza può variare dal “molto piccole” alla dimensione di un acino d’uva.
I benefici dei mirtilli neri sono universalmente conosciuti e, solitamente, parecchio ventilati. Vediamoli insieme!
Innanzitutto, sono ricchi di vitamina A, e, ancor di più, di vitamina C. In virtù di questo sono ottimi per potenziare il sistema immunitario. Ciò per cui i mirtilli sono considerati delle vere star, però, sono gli antiossidanti racchiusi nei pigmenti della loro buccia blu, gli antociani. Grazie a questi flavonoidi, la guerra ai radicali liberi è assicurata, e questo porta a effetti quali il rallentamento dell’invecchiamento cellulare e una supposta azione antitumorale.
I mirtilli neri, inoltre, sono rinomati per i benefici apportati al sistema circolatorio, soprattutto quando si tratta di gambe; non è un caso che il succo di mirtillo sia indicato da molti esperti per sgonfiarle e alleviare la sensazione di pesantezza quando sono affaticate.
Dulcis in fundo, è bene segnalare come questo frutto sia anche un antibatterico naturale e un antiinfiammatorio. Fantastico!
Concludo rendendovi noto che, è risaputo, con i mirtilli si deve stare attenti alla questione pesticidi: proprio perché tutti i loro punti di forza sono racchiusi nella buccia, qualora siano usate sostanze nocive, esse rimarranno contenute là, rendendo il frutto altamente dannoso per l’organismo. Quindi occhio!
Bene, anche per oggi direi che ho terminato, buon proseguimento di vacanze e…
alla prossima