La carne è omicidio? Non più, ecco la 3D-printed meat

Ciao a tutti amiche e amici, ben tornati!
Come di consueto, oggi è il giorno del nostro post a tema sociale… e il tema che propongo è davvero particolare e ad alto livello etico.
Vi ricordate quando, ai tempi, è stata clonata la pecora Dolly? Beh, quello è stato il primo passo - o, almeno, uno dei primi passi - che la scienza ha compiuto per invadere il territorio di Madre Natura. La clonazione è sempre stata un tema “hot” sotto molti punti di vista, ma in linea di massima non ha mai goduto di particolare simpatia al di fuori del campo scientifico. A nessuno è mai piaciuto vedere l’uomo giocare a fare Dio, quindi, per fortuna, la clonazione non è mai stata portata avanti, e di questo rendiamo grazie a ricercatori e scienziati.
Il fatto che, però, nessuno si sia messo a produrre copie in serie di animali o esseri umani, non ha escluso che qualcosa di artificiale venisse originato ugualmente. Come per le alternative alla sperimentazione scientifica, che sempre più spesso utilizza riproduzioni fedeli del tessuto cellulare umano ottenute in laboratorio, si è arrivati alla “carne sintetizzata“, in inglese 3D-printed meat.
Non sono uno scienziato, perciò non posso spiegarvi nel dettaglio come avvenga questo procedimento, posso solo dirvi che i primi “hamburger cellulari” dal sapore bovino sono stati creati e fatti assaggiare a un campione di persone. La risposta è stata positiva, coloro i quali li hanno mangiati hanno affermato che gusto e consistenza sono proprio identici a quelli dei classici hamburger, senza contare che l’apporto proteico risulterebbe il medesimo.
Fra sconcerto e innovazione si apre quindi una nuova via che potrebbe anche risolvere le problematiche etiche di vegetariani e vegani: non uccidere più esseri viventi per mangiare carne.
La questione è stata posta proprio sul piatto (scusate il gioco di parole) di questi ultimi, che alla domanda “la mangereste?” hanno dato risposte differenti. C’è chi ci proverebbe, chi afferma che la questione non cambierebbe, chi parla di processo industriale poco sano in ogni caso e chi si rifiuta categoricamente per puro abominio della cosa.
Voi cosa fareste? Come inquadrate questo bizzarro esperimento? E’ la risoluzione definitiva dell’eterno conflitto fra veg* e onnivori? L’ennesimo tentativo dell’uomo di sconfinare in un campo che non gli spetta? E soprattutto… la mangereste?
Mentre attendo le vostre risposte, mi auguro che Mc Donald’s non legga mai di queste nuove trovate… già circolano strane voci sui suoi attuali panini, ahah!
Alla prossima!

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