A tal proposito occorre subito fare una puntualizzazione: se pensate che questo frutto sia chiamato così in virtù di proprietà tali da accendere le libido spente da tempo, beh, siete fuori strada. L’origine del nome è molto meno romantica di ciò che si può pensare, infatti ha a che fare con la Passione di Cristo, i cui simboli vengono riconosciuti nella forma del suo fiore: i tre steli identificherebbero i chiodi della crocifissione, gli stami le piaghe di Gesù, i petali le sue vesti.
Insomma, tutt’altro che allegra la faccenda, non trovate? Spero di non aver distrutto nessun mito con questa spiegazione, quand’anche l’avessi fatto, però, non posso farci molto: le cose stanno così!
Ma non disperate, il fatto che questo frutto non vi assicuri performance amorose da 10 e lode non significa che non abbia altre qualità, anzi, vediamole insieme.
Anche la pianta della maracuja, esattamente come le altre di cui abbiamo già parlato, è di origine sudamericana (non si fosse intuito dal nome) e in botanica si chiama Passiflora edulis.
Fiorisce durante i mesi estivi e i suoi frutti sono delle sfere di piccole dimensioni, di colore nero-violaceo che, una volta aperte, rivelano una polpa giallo acido, molto morbida (oserei quasi dire “liquida”) e molto dolce, all’interno della quale sono presenti piccoli semi scuri assolutamente commestibili.
La caratteristica più apprezzata di questo frutto è, oltre al sapore (perfetto per creare creme, mousse, ripieni e gelati) è il suo profumo, spesso sfruttato in ambito cosmetico (paradisiaca la crema corpo di The Body Shop!).
Appurato che non ha proprietà afrodisiache, quali benefici contiene?
Pur essendo costituita al 73% da acqua, la maracuja non è un frutto particolarmente ipocalorico: ogni 100 grammi si assumono 96 calorie. C’è comunque da precisare che prima di arrivare ad avere 100 grammi di polpa occorrerebbero almeno cinque frutti, quindi ci si può regolare molto facilmente.
La maracuja è ricca di diverse vitamine, come la vitamina A, C, B2, B3 e K. Importante è anche una discreta presenza di betacarotene e sali minerali, quali calcio e magnesio.
Una menzione particolare la merita l’alta percentuale di Omega 6, un acido grasso di origine vegetale che, se ben combinato ed equilibrato con l’Omega 3, dona grandi benefici al nostro organismo.
Alla maracuja sono state riconosciute proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, oltre che una comprovata azione contro la ritenzione idrica, la cattiva circolazione sanguigna e i disturbi all’apparato digestivo come la gastrite.
Lo so che tutto questo non servirà a restituirvi all’immaginazione quel potente afrodisiaco che vi eravate immaginati, però, dai, meglio che nulla no? Se non l’avete mai provato, vi consiglio di farlo, il frutto della passione vi farà appassionare… a mangiarne uno dietro l’altro!
Alla prossima!