Autoironico, pacifico o altamente infiammabile: che tipo di veg* sei?

Buongiorno a tutti!
Questa settimana i post mi scivolano dalle mani come saponette bagnate, solitamente sono puntuale, lo sapete, ma questo è un periodo un po’ particolare, chiedo venia!
Per il tema “cultura e società”, oggi propongo un topic a mio avviso curioso, dato che pone l’accento ancora una volta sull’eterno dualismo veg/onnivori.
L’abbiamo/ho detto tante volte, veg* (vegetariani o vegani, poco importa) e onnivori sono due fazioni che non smetteranno mai di entrare in conflitto e provocarsi reciprocamente, è un dato di fatto. Spesso viene mostrata tolleranza e comprensione, altrettanto spesso, però, una delle due parti (o entrambe) scivola impietosamente nel vortice del gratuito ed è allora che non se ne esce più.
Ciò che dico sempre in questi casi è di risultare il più neutrali possibili, più che altro per una questione di convivenza, non certo di menefreghismo: le convinzioni rimarranno le stesse, ma almeno si potrà condividere la stessa tavola/ufficio/casa/vita senza arrivare ai coltelli.
Vi sottopongo di seguito due esempi.
Qualche settimana fa un’amica mi ha mostrato una foto (che ho perso, ma appena la trovo la inserisco!) che ritraeva un avviso posto all’entrata di un ristorante: “Avviso ai vegetariani: gli animali si sono presentati spontaneamente per la macellazione”. Lei non è vegetariana, perciò, per curiosità, voleva sapere se la trovassi simpatica o mi desse fastidio. Se devo dirla tutta, io sono una persona che scherza parecchio e usa quintali di autoironia, anche sull’alimentazione, però l’immagine non mi è piaciuta granché. Non perché andasse contro le mie credenze, ma perché l’ho trovata del tutto gratuita.
Non sono forse gli onnivori a lamentarsi dei veg* e delle loro reazioni? Certo, sarà stato fatto in chiave scherzosa e, certo, ci sarà chi ne riderà o la prenderà con filosofia, ma non siamo tutti uguali, e quello a cui parte l’embolo e inizia con le polemiche, prima o poi, salterà fuori. E allora ricominceranno le accuse e gli scontri. Ne vale la pena?
Il secondo esempio che vi mostro, è questa celebre foto riproposta come t-shirt su una popolare pagina veg* di Facebook (di cui non ricordo il nome, ne seguo diverse). Purtroppo non sono riuscita a ritrovare la foto originale, ma poco importa, la scritta era la stessa. Anche qua la domanda rivolta ai veg* è stata: come la prendete?
Io, personalmente, mi ci faccio due risate! Non solo perché alla fine di questa frase ci sia uno smile, ma perché il tono mi sembra largamente più goliardico e leggero. Non è stato fatto altro che rimaneggiare un vecchio cavallo di battaglia veg* in termini simpaticamente onnivori, e non riuscirei proprio a prenderla sinceramente. Poi, come sopra, sono certa che anche qua le reazioni sarebbero differenti, qualcuno a cui pigli il famoso embolo salterà fuori, ma insomma, i contesti di base mi sembrano differenti!
E voi, che tipi di veg* siete? Autoironici, pacifici o altamente infiammabili? Come avreste reagito alla prima foto e come alla seconda?
Alla prossima!

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>