Buongiorno!
Per la nostra rubrica di vegetariani e vegani d’eccezione oggi saranno molto contente le visitatrici, perché si parla di un gran bel pezzo di figliolo, uno di quelli che fin dai suoi albori ha sempre fatto sognare il pubblico femminile: Jared Leto.
Sembra incredibile come il bel Jared sia arrivato all’età di 43 anni sembrando ancora un trentenne. Il suo segreto? Il tofu, almeno secondo quanto dichiarato scherzosamente qua e là.Quegli occhioni azzurri, quella barbetta accattivante, quel viso da “bravo-ragazzo-ma-nemmeno-troppo” sono già
motivi per farsi affascinare dall’artista americano, se poi ci aggiungiamo che è vegano convinto da 20 anni allora siamo davanti al partito perfetto.
Jared Leto, classe 1971, originario della Lousiana, capisce di voler intraprendere la strada cinematografica nel 1995 con il suo primo film, Gli anni dei ricordi. Sempre nei primi anni 90 arrivano le conferme come attore, partecipando a film famosi quali Ragazze Interrotte, Fight Club e Panic Room, anche se probabilmente il suo personaggio più famoso e meglio ricordato appartiene al 2000: l’eroinomane Harry Goldfarb di Requiem for a Dream, in cui fa coppia con la bella Jennifer Connelly. Sempre nel 2000 interpreta il ruolo di Paul Allen nel controverso American Psycho, al fianco di un giovane (e meraviglioso) Christian Bale. Più di recente l’abbiamo invece apprezzato in Dallas Buyers Club, ruolo che gli ha fruttato l’Oscar, ai danni del povero Leonardo Di Caprio.
Così, parallelamente alla sua carriera di attore, nel 1998 fonda assieme al fratello Shannon i 30 Seconds to Mars, delle cui canzoni è cantante, compositore, chitarrista e bassista.Ma Jared Leto non limita la sua vena creativa al cinema, no, vuole esprimersi anche in musica.
Il gruppo viene meglio illuminato dai riflettori nel 2007, con l’esplosione della corrente “emo”, a cui dicono appartenga. Lo dico e mi prendo le mie responsabilità: secondo me questa è stata sempre una baggianata! Ho vissuto la musica dei 30STM come rock o, al più, alternative rock, non certo come emo, un’etichetta che nemmeno Leto ha mai apprezzato molto (“Non chiamatemi emo, per favore!”).
In realtà, come molto spesso accade per quelle band che sono in attività da parecchi anni, la musica del gruppo di Leto cambia sfumature di album in album, passando da brani più orecchiabili ad altri che sposano maggiormente una linea progressive-rock, senza nascondere un certo richiamo a band quali i Pink Floyd. Leto e i suoi compagni non hanno mai nascosto contaminazioni con l’elettronica o la dark wave, ma nemmeno con il metal e il grunge. Se volete appurare con le vostre orecchie come suonano i 30 Seconds to Mars, vi consiglio di ascoltare A beautiful lie, This is war o la famosa The Kill (Bury me).
Spostandoci sul fronte alimentare ed etico, come ho detto Jared è vegan da ben 20 anni e imputa a questo suo stile di vita - nonché allo yoga che pratica con costanza - il suo aspetto sempre giovane e fresco.
Ciò che l’ha portato sulla strada del veganesimo sono stati una serie di documentari sull’industria della carne, da cui si è sentito toccato. Durante le interviste è facile parlare di cibo con Leto, non solo perché in molti dei suoi ruoli è stato costretto a perdere e prendere peso (in modo anche notevole), ma anche perché pare che durante le interviste tenda a mangiare, con conseguenti domande che portano a conoscere le sue opinioni in merito alla questione “cibo”.
Caratterizzato da un gran senso dello humor (aveva dichiarato alla PETA di “sacrificare il tofu” prima di ogni show come rito propiziatorio), non beve, è ghiotto di Tofutti Cuties (gelati a base di tofu) e di pancakes vegan, con i quali aveva annunciato avrebbe festeggiato il suo Oscar.
Leto è un profondo amante dell’ambiente, abbastanza da passeggiare senza iPod per ascoltare i suoni della natura e da avere come “pet” un lupo di nome Judas. In libertà sulle colline, ovviamente!
Jared, se i vegan arrivano agli over 40 come te, dovrebbero metterci tutti la firma! :P
Alla prossima!