I vegetariani? Si ammalano, come e più degli onnivori.

Buon mercoledì cari vegetariani galattici!
Oggi, per il nostro tema “sociale” settimanale, vi propongo un articolo inerente a una certa confusione che si sta innescando da qualche tempo circa l’essere veg*.
E’ risaputo in ogni angolo del globo che mangiare frutta e verdura in opportune quantità risulti più salutare del consumare carne, oserei dire un dato di fatto.
A sovvertire queste consolidate verità ecco arrivare una serie di articoli decisamente bizzarri, di cui fa parte anche quello di cui andrò a parlarvi, che ho trovato in modo assolutamente casuale in rete proprio ieri. L’articolo in questione mette al centro della propria “indagine” lo stile di vita dei vegetariani, sottolineando come la loro presunta immunità a malattie di ogni sorta e il loro lifestyle salutare non siano altro che favolette della buonanotte.
Il campione su cui sono state compiute queste ricerche contava 1.320 individui, di cui circa un terzo era vegetariano, un terzo mangiava poca carne e il restante terzo ne mangiava una quantità più ricca. A sostenere questa tesi ci sarebbero degli studi svolti dalla Medical University di Graz, in Austria, i quali proverebbero che sì, i vegetariani in linea di massima non bevono, non fumano, svolgono più attività fisica e hanno in generale uno status socio-economico più elevato, ma escludendo tutto ciò presenterebbero un’incidenza più alta di allergie, malattie cardiache e - udite udite - tumori.
Alla luce di tutto questo una sola domanda avanza prepotente: com’è possibile?
Secondo me dietro questo studio c’è qualcosa che non viene considerato.
Non lo dico perché non riesco ad accettare una “scomoda verità”, quanto perché questi studi sono stati svolti probabilmente su un campione di persone non troppo attente alla propria dieta (vi ricordate del nostro amico Dan Janssen?). Non parlo ovviamente di tutti i 330 personaggi coinvolti, ma di quella che forse è stata la maggioranza.
Questo non è certamente un problema che riguarda la sola Austria, vegetariani (o vegani) che rinunciano alla carne buttandosi su pizze, dolci, patatine fritte e qualsiasi altra cosa non sia carne, ne è pieno il mondo, Italia compresa.
Credo che nel momento in cui si smetta di mangiare carne e pesce si debba compiere un percorso alimentare personale che, oltre ad abbracciare la vita degli animali, debba in primis abbracciare la nostra salute. Non basta essere vegetariani per essere salutisti, ed è qua che volevo arrivare.
Mi sembra chiaro che articoli come questi lasciano il tempo che trovano e cercano in qualche modo di “screditare” una corrente alimentare che sta diventando sempre più popolare.
Il punto non è “sono vegetariano = sono invincibile”, basterebbe soffermarsi a pensare che se una persona non mangia carne, ma mangia 20 Mars al giorno, è improbabile che le sue arterie non contengano una discreta percentuale di grassi e zuccheri.
Tutto questo per dire che è facile prendere 330 individui che non mangiano carne ma mangiano male e che, dai test, risulteranno essere più predisposti a certe malattie (senza contare la genetica e molti altri fattori).
Ciò che si dovrebbe evitare, semmai, sarebbe diffondere questi risultati spacciandoli per verità scientifiche assolute, in modo da non far cadere in allarmismi quei soggetti già poco convinti delle loro decisioni, o da creare altri pregiudizi in chi da sempre è contro il vegetarismo.
Perché se l’Austria propone 330 vegetariani esposti al cancro, l’India ne vanta oltre un miliardo dalla bassissima, quasi nulla, incidenza di questa orrenda malattia. Che ne dite?
Insomma, come giudicate questi articoli che stanno circolando per la rete da un po’ di settimane? Verità o bugia? E voi che tipi di veg* siete, attenti e salutisti o più “basta che non sia carne è ok”?
Alla prossima!

14 thoughts on “I vegetariani? Si ammalano, come e più degli onnivori.

  1. personalmente, non sono vegan perchè ritengo che faccia bene alla mia salute. voglio dire, se così fosse, ben venga, è un bel plus. ma raramente la gente fa una scelta per motivi salutistici, a meno che non sia costretta. io ho smesso di fumare perchè hanno aumentato il tabacco del 20% tutto in una volta, e mi sono sentito letteralmente derubato. ma sinceramente non ho smesso perchè fumare fa male (cosa largamente documentata). questa premessa per dire che fondamentalmente penso poco al fatto che essere vegan faccia bene alla mia salute, anche se capisco che fa molto figo vendersi una cosa del genere. naturalmente se è davvero così, mi fa piacere.

    detto questo, penso che per ogni cosa ci siano ricerche pro o contro, e più che guardare i singoli studi (ce ne sono molti per esempio che addirittura dimostrano che l’acido nicotinico guarisca il tumore, oltre che abbassare il coresterolo LDL… ne concludiamo che fumare fa bene?), personalmente guardo cosa dicono gli organi ufficiali e i dati statistici, e attualmente dall’oms ai dati nielsen, dal wcrf alla saggezza popolare, sembra che la realtà sia l’esatto opposto delle conclusioni tratte dalla ricerca austriaca.

    trovo interessanti le conclusioni, non ho alcuno strumento per giudicarli e spero quindi che altri enti più autorevoli portino avanti questi risultati e li applichino a un campione più ampio, ma allo stato attuale rimane lo studio di una università fatto su un pugno di persone, non il china study.

    quale che sia la realtà, comunque, non tocca in alcun modo la mia scelta vegan.

  2. Carissimo, grazie per aver esposto il tuo punto di vista in merito, sono felice che ogni tanto ci si confronti su questi temi, del resto il post del mercoledì serve proprio a questo :)
    Proprio parlando di confronto, rispetto e condivido gran parte di ciò che hai detto, da un’altra prospettiva mi permetto tuttavia di dissentire su un punto, cioè l’aspetto salutista… ovviamente in totale civiltà! :)
    Essere vegetariani o vegani per amore degli animali è una cosa bellissima e nobile, ma l’abbracciare l’aspetto salutistico della cosa non è qualcosa che “fa figo” da vendere, è un dato di fatto, e secondo me dovrebbe essere una ragione che gioca in prima linea assieme all’etica, non in retroguardia. Non è una moda o uno specchietto per le allodole, come potrebbe esserlo per molti il “bio” (certa gente ormai se non legge “bio” sulle etichette non beve più nemmeno l’acqua, e manco sa di cosa si tratti!). Credo che essere in salute sia una condizione primaria per qualsiasi cosa, se non altro perché sono convinta che un veg* morto - per eccessi o carenze di sorta - non serva a perorare nessun tipo di causa (non so se esista un aldilà, ma in mancanza di prove mi attengo alla vita terrena e i morti non fanno audience a che mi risulti :D)… quindi avere un occhio di riguardo in primis per noi stessi serve anche a tutto il resto.
    Sarà che io da straight edge non riesco a ignorare la questione salute (quindi ti bacchetto anche sul fumo :D), ma non ce la faccio a calarmi in una filosofia che metta al primo posto una cosa piuttosto che l’altra, per me hanno la stessa importanza.

    Per concludere, posso dire che questo articolo riportato non aveva lo scopo di minare l’etica di chi è veg* convinto da tempo, ma conosco un sacco di gente (fra cui gruppi antiveg su FB e genitori che osteggiano le scelte dei figli) che ci crederebbe a occhi chiusi e userebbe il materiale per screditarci e darci dei folli. Un’utentessa sulla pagina FB ieri mi ha trovato lo studio completo e i relativi dati ottenuti e sono sempre più convinta che non sia stato uno studio serio perché il campione dei vegetariani presentava l’incidenza più alta praticamente su tutti i tipi di patologie, dal mal di testa alle malattie psichiatriche!!! Non mi pare proprio possibile…

  3. Leggendo il post e i commenti, direi che la logica debba imporre di fare qualsiasi scelta di vita tutelando in primis la propria salute. Ciò mi pare del tutto naturale, per il regime alimentare come per il fumo. Certo mi fa sorridere l’idea di smettere di fumare in seguito all’aumento del prezzo delle sigarette… ma in fondo, quello che conta è il risultato! :)
    Tornando più strettamente in argomento post, in realtà è lo stesso comune buonsenso a screditare certi studi. Pare ovvio che ad abitudini sane debba corrispondere una maggiore probabilità di vita sana. Qualsiasi conclusione contraria deve essere basata sulla mancanza o sull’errata interpretazione di alcune variabili per stabilire una correlazione.
    Il concetto è comunque già espresso con altre parole nel post. In buona sostanza, attendiamo uno studio più serio che dalle stesse premesse giunga a conclusioni diametralmente opposte… e non sarebbe la prima volta!

  4. honestly, non immagino realistica una situazione in cui ci si sieda a tavolino con qualcuno e gli si dica “la scienza ha dimostrato che fumare fa male” e quello “perbacco! allora smetto subito!”. idem per l’impatto ambientale, la sofferenza animale, and so on.

    certamente, informarsi può portare a fare delle scelte. noi usiamo lo zucchero di canna grezzo piuttosto che quello raffinato. evito i grassi idrogenati. anch’io pratico sport e periodicamente faccio controlli sulla mia salute. Le analisi del sangue anche due volte l’anno.

    ma stravolgere totalmente le proprie abitudini e rinunciare (possiamo definirli così) a certi “piaceri” solo perchè rinunciarvi “fa bene”, mi sembra qualcosa che nessuno fa, sennò in italia non ci sarebbero 10 milioni di fumatori. e guarda caso, guardando i numeri, i fumatori in italia diminuiscono puntualmente all’aumento dei prezzi (4% con l’ultimo aumento). così come non faresti rinunciare a qualcuno a mangiare pane o pasta in virtù dell’insulinoresistenza.

    si è visto che le cavie da laboratorio che non si accoppiano vivono di più, d’altronde anche certe filosofie millenarie consigliano l’astensione dal sesso, ma basterebbe questo per convincere chiunque a non fare sesso?

    informare è naturalmente importante e necessario, perchè sono tanti piccoli tasselli che possono portare a fare delle scelte. solo che tra le tante cose possibili, credo che (forse purtroppo?) quello dell’aspetto salutistico sia quello a cui la gente è meno sensibile. se si dicesse che essere veg* fa dimagrire o fa risparmiare, la gente sarebbe più interessata. naturalmente imho.

    bisogna poi vedere quali siano i motivi che portano a fare determinate scelte. forse questa è la maggiore differenza tra chi fa una scelta salutistica e chi sceglie di essere il meno “cruelty free” possibile. non credo che se domani si scoprisse che mangiare carne rossa faccia bene, allora ritornerei a mangiare carne. non riuscirei più a nutrirmi di qualcosa che prova sentimenti e ha una sua sensibilitùà e una sua personalità.

    naturalmente, qualunque siano i motivi che portano a fare una scelta piuttosto che un’altra, ben venga qualsiasi passo avanti

  5. Forse non in Italia, ma al mondo fortunatamente non esistono solo gli italiani, all’estero, soprattutto in Paesi quali Stati Unitie e Australia la scelta vegan - e ancor di più crudista - è compiuta per una questione di salute oltre che di etica, basti guardare quante foto su Instagram vengono postate ogni giorno che ritraggono piatti raw, spingendo proprio sul fattore salutistico, anche per invogliare gli altri.

    Poi se vogliamo basarci su quello che pensano e fanno gli italiani, credendo che siano gli unici dati statistici validi ed accettabili al mondo e che parlino anche per tutti gli altri Paesi, allora sì, ti dico che la scelta vegan c’entra solo con l’etica.
    Per fortuna il mondo è grande e ci sono tante menti diverse.

  6. si scusa, ho dimenticato per un attimo che non sei residente qui ;) naturalmente mi baso sull’osservazione “del mondo che mi circonda”.

    però mi sembra che tu abbia fatto esempi che difendano la mia tesi, non la tua. cioè che la gente comune se ne frega degli studi su cosa fa bene alla salute, infatti gli stati uniti sono il paese col più alto numero di obesi.

    poi se i vegan americani sono tali per motivi di salute piuttosto che etici, buon per loro. io darei priorità ad altre cose, tipo una dieta ipocalorica (-30%) innanzitutto, una delle poche cose che allunga la vita massima e ne migliora la qualità molto meglio dello sport. ecco, altra cosa che io non riesco a seguire perchè mi piace troppo mangiare :P

  7. Io risiedo in Italia al momento, però vivere fuori e documentarmi in generale mi ha messa davanti ad abitudini e formae mentis diverse dalle nostre, per fortuna!
    A me non interessa difendere una tesi a discapito dell’altra, né aver ragione, alla fine ognuno pensa quello che vuole e non sarò io a farti cambiare idea, soprattutto se tu sei convinto di quello che dici, no? :)
    Io tento di diffondere informazioni (incoraggianti), per questo sto solo cercando di dirti che le motivazioni per la scelta veg negli ultimi anni sono state anche di ordine salutistico, ma assieme all’etica ugualmente gettonata e, soprattutto, con lo stesso risultato! Infatti non ho detto che i vegan americani sono tali per salute piuttosto che per etica, le due scelte non si combattono, né prevalgono l’una sull’altra, semmai si completano e non trovo criticità in questo.
    Che poi la gente se ne freghi in generale è una cosa che vale da Casalpusterlengo a Sapporo, quindi non dico certo che non sia così, ma quello vale per tutto e su larga scala direi… tutto qua!

  8. Rileggendo gli scambi di commenti, è possibile che la fretta di scrivere abbia dato un tono troppo polemico a quello che ho scritto, ecco perché in genere evito di lasciare commenti se non ho la possibilità di prendermi tutto il tempo necessario quantomeno a rileggere. Direi che la mia opinione è perfettamente espressa nel primo commento.

    E’ vero, l’ignoranza regna sovrana e studi del genere possono essere sempre usati come propaganda “anti veg*”. All’ottuso che mi sbatte in faccia cose come queste in genere rispondo chiedendo se è un medico, un ricercatore, o qualcosa del genere. perchè altrimenti non è certo titolato a parlare. come d’altronde non lo sono neanche io. Ecco perchè la propaganda “pro” o “contro” salute mi sembra a volte sterile e fatta più per moda che per altro (da ambedue le parti), o per portare acqua al proprio mulino senza aver creato un vero canale di comunicazione (che dovrebbe essere l’obiettivo primario).

    Ma è solo una mia opinione e tra l’altro abbastanza distruttiva, perchè comunque qualsiasi informazione possa far accendere qualche dubbio nella testa di chiunque, ben venga! quindi per fortuna c’è chi è più incoraggiante di me ;)

  9. Ma no, commenta pure, in fondo il confronto è il sale della vita! Internet a volte complica le cose, ma basta parlarsi, non c’è mica nulla di male :)
    Ogni tanto, quando mi scontro con chi davvero la pensa in modo diametralmente opposto a me, penso “e se fossero tutti come me?”, ma mi viene subito da dire “oddio che palle sarebbe il mondo!”, quindi, davvero, meglio il botta e risposta!

    Tutto apposto, ho capito il tuo punto di vista!
    Per il resto, “solo la storia ci darà ragione”! :P

  10. Per enfatizzare la dieta vegana vengono pubblicate in continuazione ricerche fatte su campioni anche molto più ridotti e con correlazioni spurie più evidenti, ma vengono accettate come verità assolute.
    Il punto è che la filosofia vegana si basa sul rifiuto dello sfruttamento animale, che si traduce nel non alimentarsi di tutto ciò che deriva da animali, non ha nulla a che fare con il salutismo. Chi fa propaganda vegana dovrebbe far leva sullo sfruttamento animale, non su presunti (e a volte strampalati) vantaggi sulla salute.
    Quindi ben venga la ricerca austriaca, se fa capire a molti blogger vegani che certe ricerche lasciano il tempo che trovano e magari che la relazione fra vagnesimo e salutismo non è così scontata.

    1. Ciao John, grazie del commento!
      Guarda, io ormai non mi fido più di nessun tipo di studio, perché come ho detto in tanti altri articoli, c’è uno studio per ogni cosa, anche la più improbabile, che non fa che dimostrare che quella tale cose è la migliore in assoluto, quando poi cambi sito e trovi un altro studio che dimostra l’esatto opposto. Per me, ormai, la verità risiede nell’evidenza.
      Essere vegani per molti non riguarda la sola etica, ma anche la salute, e non perché lo dica io, ma perché a quanto pare è uno stile di vita che sta guadagnando consensi. Tutti i vegani esistenti sono ancora vivi e non hanno problemi di salute che anche gli onnivori non manifestino, quindi non vedo problemi. Voglio dire, ci si scaglia contro i vegani additando una presunta mancanza di vitamine o proteine, ma se una persona mangia carne e incappa nell’anemia, o nel colesterolo alto, allora è tutto nella norma, nessuno dice “ah, hai il colesterolo alto perché sei un onnivoro!”. Secondo me ci sono due pesi e due misure, e non vedo nulla di male nello sfatare certi miti anziché rafforzarli, come a mio avviso ha fatto in parte questa ricerca austriaca…

      Se vorrai ri-risponderei sei il benvenuto! ;)
      Ciao!

      1. Se si smettesse di portare studi a favore del veganesimo sulla linea della ricerca austriaca, ma con evidenze opposte, io credo che sarebbe molto più raro trovare gente che si scaglia contro tale filosofia.

        Sarebbe anche opportuno che molti propagandisti vegani, frequentatori del web, smettessero di commentare articoli definendo gli onnivori “mangiamorti”, nel migliore dei casi, o affermare l’esistenza di assurdi complotti. Scusa il piccolo sfogo, ma ogni tanto cerco di discutere educatamente con qualcuno e si intromette sempre qualche maleducato. Credo che ogni scelta vada rispettata onnivora o vegana che sia, anche se si è nascosti dietro un nickname.

        1. Assolutamente, mi trovi concorde al 100%.
          Purtroppo, come dico sempre, ci sono diversi tipi di vegani. Alcuni di noi sono più irruenti, altri più comprensivi, dipende sempre da chi ti trovi di fronte. Avevo scritto un articolo molto tempo fa, che riguardava l’intolleranza e l’odio, da entrambe le fazioni. Credo che in realtà non se ne verrà mai a capo, perché entrambe le categorie si provocano a vicenda e si crea un circolo vizioso di odio molto difficile da spezzare. Forse la miglior filosofia è “vivi e lascia vivere” (o magari “vivi e lascia morire”, ahah), ma per alcuni è difficile farla propria.
          Questo blog nasce anche per distanziarsi da questo atteggiamento, che io per prima non condivido (e se ti vuoi fare un paio di risate, vai a leggere i commenti sotto il post dei melariani ;) ), quindi mi auguro che né l’articolo, né la risposta ti abbiano urtato!

  11. Ma perché in India sono tutti vegetariani? A me pare che siano poveri e denutriti in gran parte. E per aspettativa di vita sono al 139 posto nel mondo.

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