Ben ritrovati amici e amiche verdi!
Il post del giorno a tema libero oggi è dedicato a una moda che sta prendendo piede attorno a noi, tant’è che spesso è possibile anche ammirarla per strada. Sto parlando delle cosiddette “sculture di frutta e verdura“.
Non so da voi, ma a Milano, in centro soprattutto, si trovano di frequente signori di una certa età che, armati di taglierino, si mettono a intagliare carote, cipolle, bietole e altri ortaggi in modo da ottenere figure artistiche o fiori sofisticati.
classico intaglio di frutta/verdura |
Credo che molti di noi “comuni mortali” si siano finora fermati alla classica zucca di Halloween… eppure là fuori c’è un mondo di fantasia da esplorare!
Broccoli, peperoni, cavolfiori, arance, cetrioli e chi più ne ha più ne metta, vengono letteralmente trasformati e portati a un livello estetico superiore.
Broccoli, peperoni, cavolfiori, arance, cetrioli e chi più ne ha più ne metta, vengono letteralmente trasformati e portati a un livello estetico superiore.
Incuriosita, ho rovistato un po’ su internet e, con grande sorpresa, ho trovato centinaia di “opere” e decine di corsi organizzati per specializzarsi in questa inusuale forma d’arte, tenuti da chef in carriera o da semplici appassionati dotati di grande manualità.
pinguini di melanzane e carote |
Si parte da figure “basic”, come appunto i fiori, e si arriva ad animaletti vari o a vere e proprie sculture innestate sull’ortaggio che le ospita. A tal proposito ho notato una particolare predilezione per il cocomero :)
L’unica mia perplessità è la seguente: ma tutta questa frutta/verdura, dopo, vengono mangiate o semplicemente buttate? Rimarrei molto delusa nel sapere che al giorno d’oggi, con tutti i problemi di fame, gli stenti e gli abbondanti sprechi di cui già ci macchiamo, ci si possa permettere di trattare il cibo con questa leggerezza. Non ho nulla contro l’arte e le sue forme, sia chiaro, ma penso che in alcuni casi ci si debba dare dei limiti!
tipico esempio di O-bento giapponese |
Per esempio sono una gran fan dell’O-bento (o semplicemente “bento“), una pratica inventata dai Giapponesi che, al fine di rendere più carino e appetibile le proprie pietanze, trasformerebbe qualsiasi tipo di alimento in una figura, che si tratti di animali, persone, oggetti, videogames o altro. La differenza con le sculture di cui vi parlo è che poi si ha la certezza che verranno mangiati!
E voi come la pensate sulla questione? Queste sculture rappresentano un nuovo livello d’arte alla portata - grossomodo - di tutti, o uno spreco inutile di cibo? Seguireste uno di questi corsi?
Alla prossima!
Forma d’arte interessante e forse meno complicata da realizzare di quanto sembri. In rete ho trovato ad esempio “La casa sull’albero” di Brock Davis e altre opere in cui a farla da padrona è la fantasia piuttosto che la buona manualità. Il risultato è davvero notevole. Digressione a parte, può rappresentare un valido aiuto per incentivare il consumo di frutta e di verdura da parte dei bambini o dei “curiosi”. Come per tutti gli strumenti, l’effettiva utilità dipende sempre dall’utilizzo :-)
Mi sono imbattuta anche io nella casa sull’albero, avrei voluto postare più foto ma di recente mi hanno fatto del terrorismo psicologico sulle foto e i loro diritti, quindi sto attenta a cosa linko :P ù
Anche io comunque pensavo all’incentivare l’uso di frutta e verdura, però ho anche pensato che alla fine queste opere rimangono crude e io stessa una melanzana cruda non la mangerei mai, figurati un bambino :D sicuramente può incuriosire però… chissà, sarebbe carino se qualche genitore lo testasse sui propri bambini :D
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