Prima di iniziare voglio ripetermi e ringraziare anche qua per le numerose iscrizioni ricevute ieri su Facebook, grazie a tutti :)
Il tema di oggi è controverso e, secondo me, nasce dalla confusione che molti hanno in testa quando si parla di "non mangiar carne".
All'affermazione "sono vegetariano/a" segue molto spesso la domanda "ma il pesce lo mangi, no?", in moltissimi altri casi invece (e mi è successo di frequente) si dà per scontato che il pesce faccia ancora parte della propria dieta. Ancora peggio è quando qualcuno dichiara di essere vegetariano, aggiungendo in seconda battuta "però mangio il pesce". Anche qua sul blog ricordo un commento in cui mi era stato scritto "mi dispiace, ma il pesce è ammesso"... ehm, forse c'è necessità di qualche chiarimento!
Amici ascoltatori, mi dispiace deludervi, ma chi è vegetariano non mangia pesce. La radice della parola "vegetariano" è "veg" che sta per "vegetali", perciò chi segue un regime alimentare vegetariano basa la propria dieta in prevalenza sui vegetali. Chi esclude la carne ma continua a mangiare pesce ha recentemente preso il nome di "pescetariano". Quindi, nel caso, siete pescetariani!
Siamo d'accordo che poi si possano fare un paio di osservazioni:
- la dieta vegetariana può essere lacto-ovo vegetariana, solo lacto-vegetariana o solo ovo-vegetariana, dipende dalle possibilità, dai gusti e dalla volontà di ogni singolo individuo. Il principio vegetariano è "non nutrirsi di animali", quindi la differenza con chi mangia pesce continua a sussistere. Per il resto, quando il vegetarismo non basta più, si passa al vegan, anche chiamato "vegetarismo stretto";
- il discorso è diverso se chi è vegetariano lo è per ragioni di salutismo. Escludere la carne dalla propria alimentazione comporta più pro che contro, mentre per il pesce la questione cambia leggermente: se in dosi adeguate, infatti, può giovare al benessere fisico.
La domanda che scaturisce da questo ultimo punto è: ma allora un vegetariano per salutismo è un pescetariano? Per me tutte queste sfumature creano solo più confusione del dovuto, ma comunque potremmo dire che un vegetariano per salutismo non è un pescetariano perché, a differenza di quest'ultimo, basa gran parte della sua alimentazione sui vegetali anziché sul pesce come fa il secondo. Che gran caos!
Un'ulteriore questione è: se il sedicente vegetariano lo è per etica, e quindi non mangia carne perché gli dispiace per gli animali... che senso ha mangiare pesce? Il pesce (sì, anche i "frutti di mare") appartiene al regno animale, è un animale, perché dovrebbe essere considerato diversamente? Un'aragosta che viene calata viva in acqua bollente ha meno dignità di una mucca? Il fatto che non possa urlare non significa certo che non stia soffrendo, spero che su questo siamo tutti d'accordo.
il famoso simbolo del pesce |
Il pesce è da sempre considerato dal Cristianesimo (e più specificamente dal Cattolicesimo) un "cibo" legato a Gesù e a vari episodi biblici, tant'è che sono ancora molte le persone che al venerdì lo preferiscono alla carne, seguendo il precetto di astinenza. Questo ha di certo contribuito a creare ulteriori errori nella considerazione di ciò che è o non è "vegetariano", soprattutto in Italia.
Insomma, sic est. E' vero che ognuno mangia quello che vuole, com'è anche vero che la coerenza non è mai attuabile al 100% dappertutto, ma ritengo che un minimo debba essere preservata.
Voi come la pensate a riguardo? Come vi ponete nei confronti di chi si proclama vegetariano pur mangiando pesce, siete per l'indulgenza o il rigore? E il pescetarismo è solo l'ennesima etichetta o un vero regime alimentare?
Alla prossima!
Una piccola precisazione sulla posizione del Cattolicesimo: "La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi". Il testo virgolettato è preso dalla Conferenza Episcopale Italiana del 1994, che ha chiarito i concetti del digiuno e dell'astinenza, in cui rientra tranquillamente anche il pesce.
RispondiEliminaMa questo non vuole sminuire in alcun modo i contenuti e la coerenza del post (anzi, per me una visitina al blog è ormai diventata una sorta di appuntamento fisso) dal quale ho appena appreso l'esistenza di un'etichetta indubbiamente particolare, direi in contrasto con alcuni principi morali dell'essere vegetariano.
Per rispondere alla domanda finale, sono ovviamente pro indulgenza: non si tratta di posizione di comodo, bensì di contrarietà nei confronti di qualsiasi forma di intolleranza.
Non credo di aver capito la parte della citazione, in sincerità! :P
RispondiEliminaPer il resto, penso di poter dire che stavolta non si tratta di intolleranza estrema o integralismi, secondo me si parla proprio di avere le idee chiare...!
La citazione vuole significare che una distinzione tra carne e pesce sulla base della dottrina cattolica è assolutamente pretestuosa, perché contraria di fatto allo spirito del precetto penitenziale.
RispondiEliminaE poi certo, si tratta di avere le idee chiare perché il pesce è ovviamente un essere vivente, e questo "pescetarismo" mi pare un'etichetta veramente assurda. Per forza di cose, da persona interessata all'argomento, non mi trovo comunque in una posizione tale da predicare il rigore.
Poi ovvio che sul principio proprio non ci piove!
Non lo so, a me continua a suonare come se un uomo mi dicesse "sono gay, ma vado anche con le donne"... allora non lo sei :P comunque tutte queste etichette confondono le persone!
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