L’angolo delle proprietà: quinoa

Buon lunedì a tutti!
La protagonista di oggi è una pianta dal nome particolare, nemmeno il grande successo ottenuto negli anni ha infatti aiutato la gente a capire come si pronunci (per quanto, secondo me, non abbia nulla di complesso)!
Parliamo della quinoa, un vegetale che molti credono appartenente alla famiglia dei cereali, quando in realtà è sorellastra degli spinaci… e chi l’avrebbe detto?

In effetti questo malinteso è comprensibile, perché la quinoa ricorda in tutto e per tutto un cereale, tant’è che anche al supermercato viene venduta nello stesso reparto. La somiglianza non è solo “estetica“, prosegue anche per quanto riguarda le sue proprietà: ha nutrienti praticamente uguali a quelli dei cereali, è infatti ricca di proteine e ferro, motivo per cui viene definita “pseudocereale“.
Ma scopriamone di più…

La quinoa è una pianta originaria del Sud America, regione dove viene tutt’oggi coltivata, in quanto soffrirebbe a crescere in un clima diverso da quello sudamericano. Nell’antichità ricopriva un ruolo sacro presso le popolazioni andine, un ruolo che si andò a scontrare con le concezioni “granocentriche” dei conquistatori europei, che infine si dovettero piegare alla sua coltivazione.
Esteticamente la quinoa ricorda il miglio: i suoi semi sono piccoli, rotondi, raggruppati in “grappoli”, cosa che sicuramente ha aiutato a considerarla erroneamente un cereale piuttosto che una pianta della famiglia delle Chenopodiaceae.
Parlando di proprietà, come già accennato, la quinoa ha un altissimo apporto proteico, è ricca di fibre, di ferro e di altri minerali quali zinco e magnesio, ma soprattutto non contiene glutine, il che la rende una valida alleata per i celiaci, sia da sola che come latte o farina.
A riconoscimento dei suoi benefici e della sua posizione di rilievo in fatto di nutrizione, il 2013 è stato proclamato “Anno Internazionale della Quinoa“.In cucina si dimostra molto versatile, se ne possono ricavare burger, polpette, sformatini o si può semplicemente consumare ben condita, calda o a mo’ di insalata estiva (come si fa con il farro o l’orzo).
Il procedimento di cottura è un po’ macchinoso: dopo averla lavata sotto acqua corrente, si getta in acqua fredda - la quale dovrà corrispondere a due parti per ogni singola di quinoa - e si fa cuocere senza coperchio fino all’ebollizione. Non appena l’acqua bollirà, la cottura dovrà proseguire per 10 minuti a coperchio chiuso, dopodiché si dovrà far riposare a fuoco spento per altri 5 minuti.
Per tale motivo la cottura è sempre separata da qualsiasi altro ingrediente aggiunto! :)

Bene, anche per oggi abbiamo terminato!

Alla prossima!

2 thoughts on “L’angolo delle proprietà: quinoa

  1. ho provato sia la farina di quinoa, che la quinoa sotto forma di “semi”.
    La farina l’ho bocciata, ha un sapore amarissimo. ci avevo fatto un dolce e per me è risultato immangiabile. probabilmente andrebbe miscelata ad altre farine in piccole quantità.
    Mentre invece la quinoa in seme l’ho usata come insalata di riso… buonissima, ancora più buona dell’orzo o del cuscus!

  2. Ah, buono a sapersi per la farina! Si forse va mischiata con qualcosa di più dolce, da sola non credo sia indicata… non l’ho mai usata!
    Per il resto sì, è ottima :)

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