Ciao a tutti e tutte!
Adamo ed Eva, Guglielmo Tell, Isaac Newton, Biancaneve, i Beatles e Steve Jobs… cosa avranno mai in comune tutti questi personaggi? Un frutto, forse IL frutto per eccellenza: la mela.
Prima di iniziare con le nozioni “tecniche”, è curioso notare come la mela nelle storie di fantasia (miti, leggende, fiabe e quant’altro) abbia sempre rivestito un ruolo di grande rilievo: la troviamo come frutto del peccato nell’Eden, come “pomo della Discordia” nell’Antica Grecia, come maledizione avvelenata per la povera Biancaneve. Credo che sia sempre stata così gettonata a causa del suo colore, quel bel rosso pieno che tutti abbiamo in mente… e si sa, il rosso è il colore della passione, delle tentazioni, del peccato!
Il proverbio sostiene che “una mela al giorno toglie il medico di torno“, ma sarà vero?
Di solito ci immaginiamo la mela come un frutto rotondo, dalla buccia scarlatta, caratterizzato da una polpa bianca, dolce e succosa. Eppure questa descrizione si adatterebbe soltanto a qualche esemplare, perché di varietà di mele, udite udite, nel mondo ne esistono circa 7000, di cui 2000 coltivate nella sola Italia.
Ovviamente quando andiamo al supermercato (o dal fruttivendolo) non le troviamo tutte e 7000, al massimo, a voler esagerare, riusciamo a individuarne una decina scarsa.
Le mele più comuni in vendita sono di solito le Red delicious, le Golden delicious, le Granny Smith, le Stark, le Fuji, le Annurche, le Gala, le Renette, le Cotogne, le Pink Lady e le “nuovissime” Ambrosia (queste sono le mie preferite in assoluto!).
Il nome scientifico della pianta è Pyrus malus ed è coltivata tutto l’anno (a turni diciamo, perché dipende dalle regioni geografiche), ecco spiegato il perché possiamo comprare mele praticamente sempre.
La mela è considerata l’autentico frutto della salute, nonché delle diete. E’ generalmente ipocalorica infatti, ma è bene tenere presente che ci sono varietà più zuccherine di altre (come le Ambrosia o le Gala). Un frutto di media dimensione contiene tra le 70 e le 90 calorie, ma più che le calorie, quando si parla di mele, sono le numerose proprietà che dovrebbero interessare!
Molti non lo sanno, ma la maggioranza di queste ultime non sono contenute nella polpa, bensì nella buccia. Per questo sarebbe meglio mangiarle senza sbucciarle, magari pulendole bene o acquistandole bio.
Molti non lo sanno, ma la maggioranza di queste ultime non sono contenute nella polpa, bensì nella buccia. Per questo sarebbe meglio mangiarle senza sbucciarle, magari pulendole bene o acquistandole bio.
Le mele sono notoriamente una ricchissima fonte di vitamina E, la quale è un vero toccasana per la pelle poiché l’aiuta a contrastare l’invecchiamento delle cellule. Assieme alla vitamina E è presente una buona dose di vitamina C e di provitamina A, oltre all’elevato contenuto di flavonoidi, carotenoidi e antiossidanti. Fra i sali minerali, invece, a regnare è il potassio.
Altra sostanza-chiave che rende questo frutto un vero simbolo di benessere è la pectina, una fibra che oltre a mantenere sotto controllo il colesterolo, gli zuccheri nel sangue e perfino l’appetito (per la gioia di diabetici e persone a dieta), aiuta anche l’intestino a prevenire il cancro al colon.Recenti studi hanno valutato che se ciascuno di noi mangiasse una mela ogni giorno, i decessi evitati sarebbero circa 8.500 all’anno, il che è sorprendente. Se non mi credete andate pure a leggere questo articolo riportato dal Corriere, rimarrete sorpresi.
Altra sostanza-chiave che rende questo frutto un vero simbolo di benessere è la pectina, una fibra che oltre a mantenere sotto controllo il colesterolo, gli zuccheri nel sangue e perfino l’appetito (per la gioia di diabetici e persone a dieta), aiuta anche l’intestino a prevenire il cancro al colon.Recenti studi hanno valutato che se ciascuno di noi mangiasse una mela ogni giorno, i decessi evitati sarebbero circa 8.500 all’anno, il che è sorprendente. Se non mi credete andate pure a leggere questo articolo riportato dal Corriere, rimarrete sorpresi.
Come dite? Il gusto delle mele non vi entusiasma? Date una chance alle Ambrosia… vi assicuro vi ricrederete!
Alla prossima!