Eh già, che si tratti di una tavoletta intera, di una cioccolata calda, di una torta o della “semplice” polvere da aggiungere al latte, il cacao ci manda fuori di testa, tant’è che un popolare programma italiano di fine anni 80 gli aveva dedicato una canzoncina-tormentone, “Cacao Meravigliao”.
Il cacao è originario del Sud America, dove viene tuttora coltivato, ed è un sempreverde. Si presenta come una pianta parecchio alta (arriva fino a 10 metri!), su cui crescono fiori molto carini di colore bianco/rosaceo che poi danno vita al vero e proprio frutto, in cui sono contenuti i semi che tutti quanti conosciamo.Il processo di lavorazione dei semi di cacao è lungo e macchinoso, per certi versi simile a quello del caffè, perciò non starò qua a dilungarmi su cose di cui non ho una conoscenza tecnica!
Piuttosto vorrei concentrarmi sulle sue proprietà, perché ne ha diverse. Ah, c’è da precisare che, in ogni caso, tali proprietà sono presenti nel cacao, ma solo se è amaro: a ogni alterazione e aggiunta di ulteriori ingredienti queste non faranno che allontanarsi dai propri benefici!
Iniziamo col dire che il cacao vanta due primati, se così possiamo definirli: non solo è uno degli antiossidanti più potenti in assoluto che esistano in natura, ma è anche uno degli alimenti più ricchi di ferro. Ovviamente questo non significa che dovete correre a spararvi in vena siringhe di cacao, però è sempre buono a sapersi, no?
Inoltre contiene diversi sali minerali, quali magnesio, potassio, calcio e fosforo, nonché molte vitamine appartenenti al gruppo B, fra cui spicca la B3.
Fra le sostanze chimiche contenute nel cacao le più famose e rilevanti sono di certo la caffeina e la serotonina, che lo rendono un alimento energico e completo. La serotonina è la diretta responsabile della famosa “dipendenza da cioccolato“.
Non è un mistero che ci venga consigliato di ricorrere ai poteri magici di cacao (e più nello specifico del cioccolato) quando siamo depressi. Questo perché il cacao, la serotonina e la tiramina in esso contenute, stimolano la produzione delle endorfine, quegli ormoni responsabili della nostra “felicità”, o quanto meno del farci sentire bene. Riconoscendo questo effetto, il nostro corpo non fa che chiederne ancora, ancora e ancora, creando un circolo vizioso difficile da spezzare. Io stessa non riuscirei a vivere senza assumere almeno un quadratino di cioccolato al giorno, lo confesso!
Qualcuno si starà chiedendo: che differenza c’è fra cacao e cioccolato? Ebbene, se il cacao è il frutto puro, quello da cui deriva la polvere dopo le varie lavorazioni, il cioccolato si basa sulla pasta di cacao, ottenuta dalla parte grassa dei semi. Questa viene poi aggiunta ad altri ingredienti, quali zucchero, latte e molto altro, in modo da creare le tre tipologie di cioccolato che tutti conosciamo: fondente, al latte e bianco.
Bene, anche per oggi mi sembra di aver detto tutto! Mi raccomando, non eccedete con le dosi parandovi dietro la scusa del ferro, tanto non ci crede nessuno!
Alla prossima!
Se ho ben capito, anche dalla lettura di un precedente post, il nostro caro Braccio di Ferro anziché ingurgitare ogni volta una lattina di spinaci avrebbe potuto con maggior profitto sgranocchiarsi una tavoletta di cioccolato. Con buona pace degli spinaci, che peraltro mi piacciono assai, non c’è proprio paragone!