Ciao a tutti amici e e amiche!
Il tema di oggi si sposa perfettamente con la stagione che è appena cominciata, la primavera, notoriamente la stagione… dell’amore!
Si sa, l’amore è quel sentimento che tutti (più o meno) nella vita rincorriamo, perché ci fa sentire bene, ci carica di positività e, spesso, ci fa diventare delle persone migliori.
E’ tutto molto poetico, certo, ma chi non ha mai fatto i conti con i numerosi ostacoli disseminati lungo il percorso di coppia? Inutile girarci intorno, per quanto il nostro partner ci piaccia, per quanto possiamo esserne innamorati, per quanto possiamo sentirci morire senza averlo/a al nostro fianco, ci sono inevitabilmente aspetti di lui/lei che apprezziamo meno di altri.
Negli ultimi anni, con il boom di vegetariani che si è avuto in Italia, e più in generale nel mondo, la concezione di “partner ideale” è sensibilmente cambiata e sono sorti nuovi parametri in base ai quali poter definire una persona potenzialmente compatibile o meno.
Alto/a, biondo/a e con gli occhi azzurri oggi non basta più, il partner ideale per un veg* deve essere (per forza o preferibilmente) veg*, o almeno così sembrerebbe.
La domanda da cui è partito tutto è: “tu, veg*, baceresti mai una persona che mangia carne?“.
Le sfumature di tale quesito cambiano a seconda del veg* che ci troviamo davanti, ma anche a seconda dell’onnivoro con cui il veg* in questione viene a interagire. Le casistiche sono molte e diverse, ma se si incappa nel Morrissey di turno (che ha dichiarato non frequenterebbe mai un onnivoro) allora la situazione si fa spinosa.
I veg* sono persone generalmente esigenti quando si parla di cibo e ideali, e spesso trasferiscono questa stessa esigenza anche nella scelta del proprio partner.
Per ovviare a questo “problema” sono nati online diversi siti di incontri (ad es. veglove.it o veggieflirt.com) specificamente dedicati a vegetariani e vegani, dove, una volta iscritti, si potrà socializzare con i propri simili, evitando così brutte sorprese. Sì, perché non sono solo i veg* a “discriminare” partner onnivori, ma anche questi ultimi spesso pretendono che chi frequentano non debba farli sentire in colpa per ciò che mangiano o non debba cercare di convertirli a forza.
Single a parte, nemmeno le coppie collaudate da anni se la passano meglio.
Magari succede che uno dei due diventi vegetariano nel tempo, manifestando insofferenze verso i pasti dell’altro/a; oppure capita di frequente come la lei di turno vorrebbe diventare vegetariana, senza tuttavia riuscirci a causa della preparazione di pranzi e cene che includono quasi sempre carne e pesce.
Insomma, è più complicato di ciò che si pensa… o no?
Voi come la pensate sull’argomento?
I veg* devono stare fra loro o è possibile una conciliazione tra le due parti? Non si starà un po’ esagerando con i siti di incontri dedicati? Oppure è un’iniziativa carina, che cade a fagiolo?
Il mio timore è che si arrivi a una sorta di “ghettizzazione”… fatemi sapere la vostra!
Alla prossima!
La vedo come una questione molto complessa, come sempre quando vengono toccati possibili dilemmi etici: ad esempio, per me sarebbe impensabile avere una partner fumatrice. Sulla questione sono infatti a tolleranza zero :-)
Credo tuttavia che, nello specifico, la possibile soluzione debba essere rimessa alla volontà e alla sensibilità di ciascuno. In questo caso Moby docet, come si può leggere nel post pubblicato da questo stesso blog… ma chiaramente una ben maggiore attenzione deve essere garantita dalla controparte!
Che la questione sia complessa non c’è ombra di dubbio in effetti e, a dirla tutta, nemmeno io transigo sul fumo, per un discorso di salute e anche perché mi repelle come odore (e alito).
Certo che ci si deve rimettere alla sensibilità e comprensione di entrambe le parti, io personalmente, dopo averne passate tante, al momento sono in calo di comprensione per andare in contro a chi non condivide la mia filosofia alimentare… triste ma vero!
Aggiungo allora che nella mia personale lista nera rientrano pure gli alcolici, in qualsiasi forma. Sì, anche del classico brindisi! :P
Ciò premesso, capisco la continua fonte di irritazione insita nel dover argomentare una condotta difforme a un determinato standard, con la sacrosanta convinzione di essere nel giusto: e ci mancherebbe altro!
Concordando sulle premesse, senza voler imporre le proprie idee agli altri, concordo anche sulla conclusione di cercarsi un partner con il quale si condividano le scelte di vita.
Immagino risponda a una necessità di condivisione e di sostegno. Il principio contrario, secondo cui gli opposti si attraggono, non mi ha mai proprio mai convinto!
Io sono diventata vegetariana dopo 4 giorni che stavo con il mio attuale compagno (da quasi 3 anni). Lui mangia prevalentemente carne e pesce, io sono vegetariana. c’è rispetto da ambo i lati e l’ora del pasto non è mai un problema :)
Siete due persone equilibrate e ragionevoli evidentemente e, quindi, molto fortunate, cara Cristina :) complimenti!