Veg* d’eccezione: Lea Michele

Buonasera amici e amiche!
Oggi è venerdì, e come dicevano i Cure “Friday I’m in love”! Mi sembra giusto aprire con una citazione musicale un post altrettanto musicale, siamo giunti infatti al consueto appuntamento con i “Veg* d’eccezione” dal mondo della musica.

Mentre sceglievo il personaggio protagonista del post di oggi, mi sono effettivamente accorta di aver sempre parlato di artisti di un certo spessore e importanza, per di più tutti di sesso maschile…

E’ certamente molto interessante prendere in esame figure importanti quali Morrissey o Battiato, ma poi mi sono detta “perché non portare una ventata di leggerezza per una volta?“, così ho scelto lei.
So che non tutti la ameranno, e so che nel tempo qualche pezzo di coerenza l’ha perso per strada, ma secondo me, vista la sua giovane età e la sua popolarità del momento, potrebbe essere carino tirarla in ballo: Lea Michele.

E’ praticamente impossibile ignorare chi sia Lea Michele, perché, indipendentemente da Glee, la ragazza sta facendo molto parlare di sé negli ultimi mesi, sia sul fronte artistico (sta esordendo ora con l’album solista “Louder”), che su quello privato (l’inaspettata morte di Cory Monteith, fidanzato e co-star in Glee).

Lea, nota ai più per il ruolo della tanto brillante quanto competitiva Rachel Berry nella serie musicale Glee, è una forza della natura e un vero talento musicale. Il serial di cui è protagonista potrà piacere come anche no (io stessa ho visto anni fa solo la prima stagione), ma non si può negare la bravura, la tecnica e la capacità interpretativa che caratterizzano questa giovane artista. Del resto Glee non è il punto di partenza della carriera di Lea, semmai è stato un trampolino di lancio internazionale per mettere a frutto i tanti anni di esperienza maturata a suon di musical nella sfavillante Broadway.

Attivissima sostenitrice dei diritti degli omosessuali
e dei diritti umani in generale, è stata vegetariana, vegana, poi vegetariana e infine di nuovo vegana, il tutto in simbiosi con Cory Monteith, il che testimonia ulteriormente quanto fossero affiatati come coppia.Se Lea Michele compare in questa rubrica però, non è solo perché è una bravissima cantante, ma anche - o soprattutto - perché è una persona molto impegnata nel sociale.
La cantante si è dimostrata così contenta della sua scelta che ha deciso di dedicarle due/tre capitoli all’interno del suo libro, “Brunette Ambition“, ammettendo un certo divertimento nella stesura degli stessi.

Veg* (mai definizione fu più appropriata a questo punto!) per devozione verso gli animali, è stata in più occasioni testimonial per la PETA: nel 2008 per abolire i cavalli come traino per le carrozze, e nel 2010 contro le pellicce. Proprio nel 2010 la PETA ha deciso di onorarla per l’impegno dedicato alla causa animalista.

L’unica cosa che in realtà mi ha perplessa è stato vedere come una persona tanto coinvolta dalle problematiche sugli animali abbia recentemente firmato un contratto come testimonial per L’Oreal, da sempre invischiata nei test cosmetici sugli animali…
Lungi da me giudicarla, alla fine nessuno di noi “comuni mortali” sa cosa ci sia dietro questi accordi commerciali da migliaia di dollari, ma non nego di essere rimasta sorpresa.
Comunque, la nostra Lea è di certo una ragazza sensibile e di buon cuore, ora sta attraversando un periodo che vede la sua vita tesa fra successo e dolore, ma sono sicura che riuscirà a ritrovare un suo equilibrio… per ora io ve la faccio ritrovare ai tempi del primo Glee, lascio quindi il microfono a Rachel e alla sua “Don’t rain on my parade”!
Alla prossima!

2 thoughts on “Veg* d’eccezione: Lea Michele

  1. Diciamo “quasi” impossibile ignorare chi sia la nostra Lea. Ma ho subito recuperato, cercando sul fido YouTube una traccia video del suo album, in aggiunta a quella postata dalla serie televisiva. Giovane, brava e purtroppo anche sfortunata: in effetti, qualche incoerenza si può certamente perdonare.

  2. Oggi esce “Louder”, anche se molto si è potuto già sentire in anteprima su Youtube (ma è legale?!)… incrocio le dita per Lea e spero si redima per la questione L’Oreal :)

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