Ciao a tutti e buon S. Valentino, nel caso lo festeggiate!
Io non ci penso più da quando avevo circa 16 anni, ma capisco che ci siano tante altre anime romantiche là fuori pronte a celebrare la ricorrenza a suon di spumante, rose e cioccolatini… eheh.
Torniamo oggi a un tipo di post che, come si sarà evinto, mi sta particolarmente a cuore, poiché permette di unire la curiosità veg* alla musica. Non so se la cosa tocchi solo me, ma quando sento personaggi molto in vista (soprattutto musicisti) che seguono il regime alimentare vegetariano, vegano o crudista, mi illumino! Mi piace vedere come questi “vip” affrontino la propria scelta alimentare, se hanno le stesse difficoltà di noi comuni mortali o se hanno sposato questa scelta per le stesse ragioni… e mi piace come tutto ciò trovi spazio nella loro musica.
Oggi il protagonista di questo “spotlight” è Jón “Jónsi” Þór Birgisson (un nome per il quale sono ricorsa al copia-incolla…) meglio conosciuto come cantante e chitarrista della band islandese Sigur Rós.
Ah, i Sigur Rós… uno dei gruppi più criptici, mistici e intriganti dell’ultimo ventennio, con le loro melodie oniriche, senza tempo, dai sapori artici. Se esiste una lingua elfica nel nostro mondo è di certo quella islandese, che è precisamente l’idioma (o almeno uno dei tre) in cui il buon Jónsi scrive i suoi testi, motivo per cui le canzoni restano spesso un vero e proprio mistero. Ma andiamo con ordine.
Classe 1975, Jónsi passa dall’anonimato alle luci della ribalta nel 1994, anno in cui assieme ai suoi compagni forma i Sigur Rós. La band, che ha per madrina Björk, si impone rapidamente nel panorama musicale, prima islandese, poi internazionale, guadagnando consensi e fan praticamente in ogni parte del mondo.
Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti e i Sigur Rós, con all’attivo ben sette album in studio e uno in sede live, sono ora riconosciuti come una delle band più originali e interessanti del nostro tempo. I loro live sono quasi sempre accompagnati da decine di musicisti che suonano ogni genere di strumento, mentre caratteristiche di punta di Jónsi sul palco sono l’insolito modo di suonare la chitarra (con un archetto per violoncello) e l’altrettanto insolito modo di cantare (in falsetto, io all’inizio credevo fosse una donna!).
Il nostro caro islandese però non è una personalità affascinante soltanto in fatto di musica e strumenti, ma anche - o soprattutto - quando si parla della sua vita privata. Jónsi, che è purtroppo cieco da un occhio, è dichiaratamente omosessuale e, altrettanto dichiaratamente, vegetariano da oltre dieci anni.
Secondo quanto rilasciato in diverse interviste, Jónsi è diventato vegetariano in età adulta, toccato dalla sorte terribile che spettava agli animali da macello. Per sua stessa ammissione, quando guarda un pezzo di carne vede automaticamente l’animale a cui la carne appartiene, e questo lo fa stare male, motivo per cui ha sempre detto che non uscirebbe mai con qualcuno che mangia carne!
Dopo la parentesi vegetariana è passato al vegan, per poi giungere al crudismo grazie al suo compagno Alex Somers, che è appunto vegan crudista. Dato che i due amano molto cucinare, hanno anche pubblicato un libro di ricette raw!
Nonostante Jónsi si definisca un eccellente cuoco, ha dovuto fare un passo indietro tornando al vegetarismo, in quanto la vita da crudista, almeno durante i tour, era impraticabile, al punto da renderlo una sorta di asociale. Ma la sua sensibilità sul tema è comunque intatta, tant’è che quando è invece a casa, a Reykjavík, torna al regime crudista.Che dire, se non conoscete la band islandese è un vero peccato! Le sonorità proposte arrivano dritte dritte dalle terre del nord, quando si ascolta la musica dei Sigur Rós si ha l’impressione che il vento spiri gelido sulla pelle e che intorno a noi non ci siano altro che boschi ricoperti da candida neve. Spesso sembra di camminare attraverso i sogni, tra le nuvole o addirittura sul fondo di qualche lago.
Se volete un consiglio, vi raccomando l’ascolto di “Ágætis byrjun” e “Takk…” che considero assoluti capolavori di musica contemporanea.
Spero di aver scritto qualcosa di interessante anche stavolta e…
alla prossima!
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Articolo interessante e così pure le sonorità dei Sigur Ròs, che comunque prima non conoscevo. Per chi volesse approfondire, su YouTube è possibile ascoltare per intero alcuni album, tra i quali anche quelli consigliati.
Esatto, quando ero al lavoro spesso caricavo su YT i loro album, qualche buon’anima li ha messi su per intero sfuggendo alle leggi del copyright ;)
Felice ti siano piaciuti!