Formaggi: non tutti sono veg!

Buongiorno a tutti e buon Meatless Monday!
Vi ricorderete di non mangiare carne oggi? Spero di sì! E visto che siamo in argomento, mi voglio addentrare in una questione che è parente della rinuncia alla carne: i formaggi.

Ok, se siete vegani questo post non vi interesserà e, anzi, probabilmente vi farà infervorare. Quello che vi posso dire - sventolando una bandierina bianca - è che non voglio accendere discussioni, quindi in questo caso mi rivolgerò a coloro che, da vegetariani, includono latte e latticini nella loro alimentazione quotidiana.
Partendo dal presupposto che, ancor prima di una questione etica, il consumo frequente di formaggi danneggia la salute (grassi saturi e colesterolo a gogò), in Italia c’è parecchia ignoranza sull’argomento, e con il termine “ignoranza” intendo l’accezione letterale di “non conoscenza“. Facciamo alcuni esempi per capirci.
a. A quanti di voi, vegetariani agli esordi (e non), è capitato di rimpiazzare la carne (affettati inclusi) con i formaggi?
b. A quanti di voi, al ristorante o al bar, è capitato di sentirsi dire “ti posso portare dei formaggi?“una volta dichiarato il proprio vegetarismo?
c. A quanti di voi è capitato di incappare in ricette, su internet o in tv, che contenessero Parmigiano o Grana?
Ecco quindi tre risposte ai tre misteri di Fatima sopra riportati.
Risposta a. E’ uno step assolutamente naturale quello di ripiegare sui formaggi una volta eliminata la carne dalla nostra dieta, non c’è nulla di cui vergognarsi o preoccuparsi. Però, come dicevo all’inizio, il consumo frequente di formaggi è potenzialmente pericoloso per la nostra salute. Le probabilità che le nostre vene si occludano di colesterolo cattivo crescono esponenzialmente. Non importa quante calorie bruciate in palestra o correndo, il colesterolo non è qualcosa che viene eliminata sgambettando, lì è e lì rimane, quindi state attenti!

Risposta b. Quando in luoghi pubblici, come ristoranti o bar, cercano di propinarvi a forza dei formaggi, non abbiate paura di osare, fate voi delle proposte! A me è capitato sovente di chiedere verdure saltate in padella, grigliate, zuppe o semplici contorni. Lo so, è annichilente, l’Italia, il paese del mangiar bene, va in crisi quando qualcuno chiede qualcosa che non sia carne. Si dovrebbe ricordare ai sedicenti “chef” che il mondo vegetale non si riduce a zucchine e melanzane grigliate, là fuori c’è un tripudio di colori e sapori, e se loro non lo sanno proporre è perché sono limitati e PIGRI! Ecco l’amara verità.

Risposta c. So che quello che sto per rivelare getterà molti nello sconforto: tanti formaggi, a partire proprio da Grana e Parmigiano, NON sono vegetariani. Perché? Perché utilizzano il caglio animale, che comporta nel processo di maturazione l’impiego di stomaco o budella di agnellini, capretti o maiali.
Tutti i formaggi DOP non sono vegetariani, perché il caglio animale è l’unico consentito. Quali sono i formaggi DOP? Certo non il Philadelphia. I formaggi DOP sono quelli tipicamente regionali e famosi nel mondo: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Pecorino, Taleggio, Asiago e moltissimi altri. Potete riconoscerli dal celeberrimo stemma giallo e rosso apposto sulla confezione.
Cliccando questo link troverete la tabella completa dei formaggi DOP italiani.

L’alternativa cruelty free ai formaggi DOP è proposta dai negozi biologici quali Naturasì, dove per somme decisamente alte (se rapportate alla quantità di prodotto) potrete trovare versioni bio a caglio vegetale del Grana Padano o del Parmigiano. A questo punto sta a voi decidere se privarvene o scegliere di investire bei soldi per accaparrarveli.

Bene, spero di avervi ragguagliati a sufficienza sulla questione formaggi.

Alla prossima!

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