Stavo tornando a casa oggi quando, durante il tragitto, stavo pensando a quale argomento snocciolare da queste parti. Complice una conversazione che sto portando avanti da qualche settimana con una persona che conosco, mi è venuto in mente uno spinoso argomento, ossia: fare coming out.
Oggigiorno molti ragazzi e ragazze decidono di diventare vegetariani, se non addirittura vegani, in tenera età, sui 12-13 anni, vuoi per una questione di sensibilità accentuata verso gli animali durante quel periodo di vita, vuoi perché comunque ormai internet ha sdoganato molte informazioni che prima erano dei tabù.
Internet, ovviamente, non deve risultare una fonte infallibile, né tanto meno deve sostituire il parere medico di un nutrizionista, perciò va preso con le pinze e, per esperienza personale, bisogna imparare a scremare e vagliare le notizie che girano attorno al mondo del vegetarismo, perché molte sono faziose e di parte, sia sul fronte del consumo di carne, sia su quello dell’abbandono di quest’ultima.
In ogni caso, supponiamo che abbiate già fatto un check dal nutrizionista e vi siate informati a sufficienza sulla cosa: ok, siete diventati vegetariani. E adesso?
Adesso dovrete dirlo alla mamma, la quale cercherà di farvi ritornare sulla retta via tentando di infilarvi del prosciutto anche nel latte; al papà, per i quali sarete degli sconsiderati freakketoni post ’68 che pagheranno le conseguenze delle proprie decisioni; a eventuali fratelli o sorelle, per i quali sarete fuori di testa; ai vari amici e amiche che vi prenderanno in giro a lungo, molto a lungo.
Adesso dovrete dirlo alla mamma, la quale cercherà di farvi ritornare sulla retta via tentando di infilarvi del prosciutto anche nel latte; al papà, per i quali sarete degli sconsiderati freakketoni post ’68 che pagheranno le conseguenze delle proprie decisioni; a eventuali fratelli o sorelle, per i quali sarete fuori di testa; ai vari amici e amiche che vi prenderanno in giro a lungo, molto a lungo.
Insomma, soprattutto i primi tempi - ma non illudetevi, durerà tutta la vita - dichiarare il vostro vegetarismo sarà impresa ardua. Cercheranno tutti, ma proprio tutti, di farvi cambiare idea. Ma voi non fatevi plagiare o influenzare: se siete convinti della vostra scelta non dovrete far altro che stringere i denti e non cedere!
Finché rimarrete vegetariani - e mi/vi auguro di cuore lo rimarrete per sempre - incontrerete sempre tre tipi di persone che si metteranno sulla vostra strada:
a. quelli che accettano la vostra scelta o a cui, vero o bugia, non frega nulla di ciò che mangiate: a mio parere sono i compagni di tavola migliori, ma come tutte le cose belle, sono difficilissimi da trovare;
b. quelli che dichiareranno subito, spinti da un recondito quanto immotivato e irrazionale senso di colpa, “io non mangio molta carne, se proprio proprio lo devo fare, 1-2 volte a settimana, ma per il resto non la guardo nemmeno“. A mio avviso sono la categoria più enigmatica: si sentono in qualche modo colpevoli perché fanno una cosa che voi non fate, e si giustificano senza che voi glielo chiediate;
c. quelli che vi attaccheranno istantaneamente e inizieranno a porvi qualsiasi tipo di domanda, attaccandosi a ogni microcavillo di ogni vostra risposta, tutto per dimostrarvi che voi siete contro natura, che siete degli incoerenti, degli ipocriti, che siete pazzi e sconsiderati. Il genere di interlocutore più fastidioso, quello che, piuttosto che averlo al vostro fianco durante un pasto, preferireste ingoiare dell’acido muriatico.
I miei consigli, se volete intraprendere questa strada, sono:
- leggere quante più informazioni potete e vagliarle. Leggete libri, articoli di giornale, consultate pure internet, ma trovate fonti che non siano troppo sbilanciate a favore di una causa o dell’altra;
- chiedete a chi è già vegetariano: l’esperienza altrui, come i consigli della nonna, è sempre una fonte ottima e affidabile di cui tenere conto;
- consultate un medico, fatevi le analisi del sangue, sia prima di privarvi della carne, sia dopo un po’ che l’avete fatto: se terrete ogni cosa sotto controllo, soprattutto i primi tempi, sarà un buon punto di partenza, soprattutto per le mamme;
- se sapete di soffrire di anemia, problemi di pressione o quant’altro, pesate bene le vostre scelte, a nessuno piacciono i vegetariani morti per la propria causa, per quanto nobile;
- se siete spinti da una forte etica, ma la carne vi piace molto e quindi non sapete come sostituirla, non ingozzatevi di latticini o uova: piuttosto andate da un nutrizionista e, in base alle vostre esigenze e fabbisogni, fatevi fare una dieta ad hoc che possa aiutarvi i primi tempi, o almeno fino a quando non ci avrete preso la mano.
A questo punto sarete prontissimi per fare coming out. Provate a spiegare le vostre ragioni, e se la vostra controparte non è convinta e vi incalza, beh, alzate gli occhi al cielo e amen!
Alla prossima!